Mittelfest 2024, il tema della nuova edizioni è “Disordini”

“Disordini” è il tema scelto per la prossima edizione di Mittelfest, che sarà la trentatresima, che si svolgerà interamente a Cividale, anche con molti eventi site specific, dal prossimo 19 al 28 luglio
Mario Brandolin

Per cominciare una satira, così Giacomo Pedini, direttore artistico di Mittelfest ieri mattina in conferenza stampa al palazzo della Regione a Udine per presentare il tema della prossima edizione della kermesse cividalese di teatro, musica danza e circo, una storia dello scrittore ceco Jan Nerduda, che racconta di un medico praghese che decide di negarsi alle parole, ai suoi pazienti per dare sfogo alla sua passione, la bicicletta. E proprio durante uno dei suoi giri il dottor Gastamestieri, così lo chiamano dopo la sua inspiegabile e folle decisione, si scontra con la bara del consigliere Schepeler, sbalzata dal carro funebre causa un san pietrino schizzato dal manto stradale in disordine. Caos, confusione tra gli allibiti presenti presenti, tranne il dottore che avvicinatosi al morto scopre che invece questi è ancora vivo: come il disordine può cambiare il corso delle cose!

Completato il trittico

E “Disordini” è il tema scelto per la prossima edizione di Mittelfest, che sarà la trentatresima, che si svolgerà interamente a Cividale, anche con molti eventi site specific, dal prossimo 19 al 28 luglio. Mentre la quarta edizione di Mittelyoung eccezionalmente andrà in scena dal 16 al 18 luglio in modo da non sovrapporsi con la progettualità artistica legata a GO!2025. «“Disordini” – ha spiegato Pedini –, viene a concludere un unico progetto tematico che ruota intorno al desiderio dell’uomo di controllare la realtà in cui vive, che spesso si rivela essere una vera e propria “Sinfonia del caos”. Dopo gli “Imprevisti” del 2022 e l’“Inevitabile” del 2023, è l’ora dei “Disordini”, per confrontarsi con un mondo e un universo, come quello della nostra contemporaneità in mutamenti talmente veloci che non sempre si riescono a intuire né tanto meno a dominare».

La sinfonia del caos

«Quello che lega questo triennio dedicato alla “sinfonia del caos” – ha continuato Pedini – è un concetto altrettanto importante: la libertà. Libertà intesa non come onnipotenza, ma come responsabilità delle scelte, individuali e collettive, che devono confrontarsi con gli innumerevoli confini umani-personali e comuni che siano».

Le collaborazioni

Tra le novità annunciate da Pedini, che sul programma non si è sbottonato, anche se, ha detto, ci sono in atto già una serie di importanti collaborazioni con teatri dell’area di riferimento del nostro festival, da Praga al Kosovo. Tra le novità, dunque, il coinvolgimento come del giovane Jacopo Giacomoni: vincitore all’ultimo Premio Riccione per il teatro, che si occuperà come drammaturgo della produzione testuale del festival. Un festival che, ha ribadito la sua presidente Cristina Mattiussi «è sempre più capace di varcare i confini regionali creando importanti connessioni internazionali che rafforzano la posizione centrale di Cividale e della nostra regione nella cultura e nello spettacolo dal vivo mondiale. In particolare la progettazione culturale condivisa per GO!2025 è un esempio concreto e virtuoso di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia».

Le date di Mittelland

Nè verrà meno il legame con il territorio che «con Mittelland in calendario dal 1 aprile al 31 dicembre 2024 – continua la presidente – rafforzerà, in collaborazione con i principali attori istituzionali, culturali, economici della regione e l’edizione 2024 di Mittelland, la valorizzazione della vocazione turistica di Cividale, delle Valli del Natisone e del Torre».

Il concetto di confine

Nel prendere la parola l’assessore alla Cultura e vicepresidente regionale Mario Anzil, ha espresso soddisfazione per la scelta dell’argomento che farà da fil rouge agli eventi di Mittefest 2024, ricordando come già nel pensiero presocratico, di Anassagora in particolare, il caos, il disordine fosse principio fondatativi della realtà. «Un tema importante – così Anzil –, che va a impreziosire la già ricca offerta di iniziative culturali di livello davvero elevato, con cui costruire una visione ambiziosa per il futuro del nostro territorio che, per sua vocazione, vuole esplorare l’essere di frontiera e il concetto di confine non solo in senso geografico, ma anche temporale, tra passato e presente e tra ordine e disordine della società».

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