A Monfalcone Geografie indaga vite di confine e traccia rotte per il futuro
Tra i protagonisti del festival in programma dal 26 al 30 marzo Bruno Guerri, Ginevra Lamberti, Red Canzian

Nell’anno di Go!2025 la settima edizione di Monfalcone Geografie esplora, dal 26 al 30 marzo, le suggestioni dei confini, indaga la storia e le identità geografiche in evoluzione, fra conflitti e cambiamenti globali, potenziando allo stesso tempo la proposta mattutina rivolta ai più giovani. La sezione GeoRagazzi diventa così quasi un festival nel festival, come l’ha definita Gian Mario Villalta, curatore artistico con Alberto Garlini, Valentina Gasparet e Roberto Covaz, d’intesa con il comitato scientifico, presentando il festival nella Casa di Monfalcone Geografie, vale a dire la sala maggiore dell’ex Pretura affacciata su piazza della Repubblica, dove avrà luogo tutta, o quasi, la manifestazione.
Tra i luoghi di Monfalcone Geografie, organizzato dal Comune con partner consolidato la Fondazione Pordenonelegge, ci sono però anche il teatro comunale “Marlena Bonezzi”, che nella giornata di apertura accoglierà il ritorno di Giacomo Poretti con lo spettacolo “Condominio mon amour”, e la Biblioteca comunale, dove sarà ospite sabato 29 marzo Nicoletta Costa, una delle scrittrici per l’infanzia più amate in Italia, che condurrà il pubblico dai tre anni in su in un bellissimo viaggio insieme a Giulio Coniglio. Nella sezione ragazzi spicca, però, anche una firma inedita, quella di Zeno D’Agostino che, dopo nove anni alla guida dell’Autorità Portuale di Trieste e Monfalcone, ha raccontato per i più piccoli le avventure di un tenero incrociatore.
A inaugurare la settima edizione sarà il 26 marzo invece nello Spazio Nord di piazza della Repubblica il saggista e presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri con la sua “Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi”, mentre a chiuderla il 30 marzo, alle 18, sarà un’icona del pop italiano come Red Canzian con “Centoparole per raccontare una vita”.
Nel mezzo la giornalista e conduttrice tv Tiziana Panella e l’esperto di geopolitica Vittorio Manuele Parsi che racconteranno “La vita due volte”, ovvero della loro rinascita, e il guru del pane Fulvio Marino.
Tra gli ospiti il festival include poi i giornalisti Massimo Franco che parlerà di Hammamet e Craxi e quindi dei legami tra Prima e Seconda Repubblica, Mario Giordano con il suo racconto sulle “dinasty” imprenditoriali italiane, Fausto Biloslavo e Tommaso Cerno, a Monfalcone con due libri e due appuntamenti su immigrazione e democrazia.
Tra gli scrittori il festival annovera tra gli altri Angelo Floramo e i suoi Balcani, Matteo Bussola, Marzio G. Mian con il suo viaggio in Russia, Cristina Cassar Scalia, Andrea Maggio, Pietro Spirito, Antonella Sbuelz, Alberto Prunetti con una storia che parla di amianto e quindi in particolare a una città e un territorio dove l’esposizione al minerale continua a mietere vittime.
«Ma abbiamo anche Ginevra Lamberti, perché a Monfalcone Geografie non ci facciamo mancare niente», ha detto Villalta, affiancato nella presentazione dagli esponenti della giunta comunale, convinta quest’anno di riuscire a superare le diecimila presenze.
Già 1.630 quelle assicurate dalla partecipazione di 76 classi delle scuole del territorio, venti in più rispetto al 2024, ma gli studenti del liceo cittadino “Buonarroti” saranno coinvolti anche rivestendo il ruolo attivo di Ambasciatori di Geografie. Il programma include poi la mostra “Monfalcone tra terra e mare” al Museo della Cantieristica e la passeggiata “Monfalcone curiosa: la città si svela”, a cura di Roberto Covaz, scrittore, giornalista e ideatore, con il Comune, della manifestazione.
Covaz presenterà anche due incontri dedicati al confine fisico che separava Gorizia e Nova Gorica: il primo il 27 marzo lo vedrà dialogare con Alessandro Cattunar ed Elena Gugliemotti sulla nascita della linea di demarcazione nel 1947, mentre il secondo il 28 marzo è dedicato all’architettura delle due città. —
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