Morta Rina Cavallini, la madre di Vittorio Sgarbi

Aveva 89 anni. Salvador: veniva al premio di Barcis intitolato al fratello, il 28 la ricorderemo
Di Donatella Schettini

PORDENONE. Si è spenta all’età di 89 anni nella sua casa di Ro Ferrarese Rina Cavallini, mamma di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi. Il celebre critico d’arte ha forti legami con il Friuli Venezia Giulia e uno è proprio legato al cognome della madre: il premio “Bruno Cavallini”, infatti, intitolato a un suo zio vissuto a Barcis, è assegnato ogni anno nel corso di una cerimonia a Pordenone. E fortissimo è rimasto il legame che Rina Cavallini Sgarbi ha mantenuto con Barcis, dove il premio è nato negli anni ’90.

Donna di grande intelligenza, elegante, ironica, Rina Cavallini ha lavorato come farmacista assieme al marito Giuseppe, ma in precedenza era stata docente di matematica. Nata a Codifiume di Argenta il 22 dicembre 1926, era conosciuta anche negli ambienti dell’arte: vulcanica al pari del figlio Vittorio, di cui svolgeva di fatto le funzioni di consigliera, segretaria e “press agent”, era anche la custode attenta della collezione di dipinti e libri accumulata dai figli, alla quale lei stessa aveva aggiunto molti pezzi prestigiosi. Una passione per l’arte e la cultura che aveva trasmesso a Vittorio, il critico d’arte, polemista televisivo e anche politico, che per lungo tempo ha insegnato all’università di Udine; e alla figlia Elisabetta, attuale direttore editoriale di Bompiani.

Era poi leggendaria la sua agenda, un taccuino nel quale conservava indirizzi e numeri telefonici di personalità di spicco in ogni campo, ai quali non lesinava sia giudizi lusinghieri sia severi rimbrotti.

Negli ultimi anni non è mai mancata alla consegna del premio “Bruno Cavallini” in memoria di suo fratello, docente di Storia dell'arte e lettere in diversi licei emiliani e preside, morto nel 1984, ma anche raffinato scrittore e poeta. «Apprezzava molto il fatto - ricorda il presidente del Comitato organizzatore Maurizio Salvador - che avessimo accettato di istituire il premio in memoria di suo fratello, anche se non era del nostro territorio, e di portarlo avanti negli anni e il fatto che sia cosí seguito, con una grande affluenza di pubblico».

«Perdiamo una bella persona - prosegue Salvador - una donna colta e raffinata, una figura anche carismatica. Stavamo proprio in questi giorni lavorando alla prossima edizione del premio, a cui speravamo avrebbe partecipato». La cerimonia si terrà il 28 novembre «e sarà una occasione - conclude Maurizio Salvador - per ricordarla».

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