Mortegliano, il campanile più alto d'Italia non teme la sfida con Cremona e fa il pieno di visitatori

Il "duello" con il Torrazzo di Cremona ha aumentato l’appeal del pinnacolo. E c’è chi rivede l’altezza: l’ultima rilevazione ha misurato 117 (e non 113) metri

MORTEGLIANO. Potrebbe essere di 117 metri (e non più 113,20) l’altezza del campanile di Mortegliano, se si comprende la croce che è in cima. Il nuovo dato, ricavato dalla misurazione rilevata per mezzo di un drone dall’hobbista Arturo Versolatto di Flumignano, è interessante soprattutto in questi giorni, caratterizzati dalla querelle col duecentesco Torrazzo di Cremona, di un metro inferiore ma che si vuole rimisurare con intervento del Politecnico di Milano. Secondo uno studioso infatti la cima del manufatto cremonese sarebbe dieci metri oltre la misura finora riportata nelle guide turistiche.

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Non nasconde il timore che Mortegliano possa retrocedere al secondo posto in Italia lo staff di volontari della parrocchia impegnati alla promozione del campanile, ma è evidente che la singolare tenzone con Cremona sia diventata un’occasione per creare ancora più interesse.

Infatti proseguono le visite fino alla cima del campanile morteglianese, per piccoli gruppi con guida. Sono venti i posti disponibili per ciascuna “missione” per chi intende sobbarcarsi 660 gradini fra andata e ritorno: sabato alle 16. 45 e domenica alla stessa ora l’appuntamento per ammirare il tramonto.

Mortegliano, viaggio nel campanile più alto d'Italia


Le prenotazioni vengono raccolte dalla Pro loco oppure via messaggio sulla pagina Facebook “Campanile di Mortegliano”. «Non dimenticare un’offerta – raccomandano gli organizzatori –: le raccogliamo per migliorie».

Chi sale nei giorni limpidi porti un binocolo: il panorama è mozzafiato, dal Piancavallo al Matajur, dal Carso al mare; si vedono le navi a Monfalcone.

Salgono persone di ogni età e provenienza. Anche turisti di passaggio, per cui presto orari e istruzioni per la salita saranno pure in inglese e in tedesco; di recente una troupe da Klagenfurt ha fatto un servizio per la televisione austriaca. Tutto va bene per pubblicizzare il campanile di Mortegliano, in questi tempi più citato della pala del Martini, capolavoro cinquecentesco del vicino duomo.


La storia del campanile di Mortegliano: quella colletta delle famiglie per regalare al paese «il dito che indica il cielo»
Mortegliano 21 Febbraio 2019 campanile Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

C’è chi va in cima a festeggiare il compleanno. Ci sarà un concerto della banda di Lavariano sotto le campane. Dove sono arrivati, fra curiosità tecnica e divertimento, studenti di meccanica del Malignani. Ai venti metri della prima terrazza vanno le scolaresche, recentemente un gruppetto dell’Anffas. Sono stati accolti dai volontari Aldo, Stefania e Alessandro pure i piccoli delle scuole dell’infanzia di Mortegliano e Castions di Strada. Tantissimi sul tema i disegni dei bimbi, a breve esposti in mostra. In uno si vedono tanti annaffiatoi alla base del campanile, coll’augurio che cresca. Anche i bambini quindi fanno il tifo perché il record non venga meno.

Interessante seguire il carteggio con Cremona. Firmandosi quale «delegato parrocchiale per la promozione turistica del campanile di Mortegliano», Aldo Paravano, ha scritto al vescovo della città lombarda: «In merito ai dubbi sollevati dal dottor Mario Cottarelli secondo i quali l’altezza del Torrazzo non è realmente 112 metri ma di più, se intendete eseguire misurazioni vorremmo seguirle. Essendo il campanile di Mortegliano il più alto d’Italia capirete che ci dispiacerebbe perdere il nostro primato».

Molto pacata la risposta di don Gianluca Gaiardi, direttore dell’ufficio Beni Culturali della diocesi: «Gentilissimo Aldo, nessun problema. La notizia riportata deve essere approfondita. Quando procederemo, sarà mia premura informarla».

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