In mostra a Udine il mondo magico di Mizuki: viaggio nel Giappone di mostri, spiriti e demoni

A Casa Cavazzini l’omaggio al celebre fumettista, dal 26 aprile al 30 agosto. Esposte 100 tavole originali ma anche riviste e libri

Oscar D’agostino
Il curatore della mostra Vincenzo Filosa
Il curatore della mostra Vincenzo Filosa

Sapete qual è la differenza tra una manga e un fumetto? «Il manga è ciò che ci rende vivi, riflette la nostra energia. Mentre il fumetto restituisce il bello». Lo ha spiegato il curatore Vincenzo Filosa alla presentazione della mostra “Mondo Mizuki, Mondo Yokai”, a cura di Canicola e Vincenzo Filosa e Mizuki Pro di Tokyo che da sabato 26 aprile al 30 agosto porta negli spazi di Casa Cavazzini a Udine l’universo creativo di uno specialista di storie di yokai ( le mostruose apparizioni della mitologia giapponese) e uno studioso del folklore e delle tradizioni del Paese.

Attingendo alla cultura giapponese con spirito antropologico e introducendo il genere yokai manga sulle pagine delle migliori riviste giapponesi, Mizuki ha plasmato il volto del manga contemporaneo. Gli yokai, creature della tradizione, ritrovano una collocazione moderna grazie al grande lavoro di studio, recupero e rinnovamento grafico da lui attuato.

Gli yōkai sono quegli esseri che popolano le leggende e i racconti popolari del Giappone. Sono soprannaturali che possono variare molto, includendo spiriti, demoni, mostri e anche oggetti o fenomeni naturali che hanno una presenza soprannaturale.

Organizzata in occasione della ventisettesima edizione del Far East Film Festival, “Mondo Mizuki, Mondo Yokai” è la prima mostra in Italia, e la seconda in Europa nel 2022, a celebrare il grande fumettista giapponese mitologico.

A Udine dunque saranno presentate 100 opere originali, molte delle quali esposte fuori dal Giappone per la prima volta, ma anche riproduzioni, riviste, libri, documenti video e testi critici per ricostruire l’universo di Shigeru Mizuki uno dei più grandi maestri giapponesi di manga, conosciuto principalmente per il suo manga horror Kitaro dei cimiteri (ma tra i suoi personaggi ci sono anche Terebi Kun, Akuma kun e Sanpei il Kappa).

«Una mostra importante per la città di Udine», hanno evidenziato Sabrina Baraccetti del Cec e l’assessore comunale alla cultura Federico Pirone. «Un artista – ha sottolineato il curatore Vincenzo Filosa – che è stato un esempio per tutti i disegnatori di manga e che ha influenzato anche il cinema e il mondo dei video games».

L’ideazione e la realizzazione della rassegna portano la firma del Cec– Centro Espressioni Cinematografiche/Far East Film Festival in accordo con la giapponese Mizuki Pro e bolognese Canicola.

In occasione della mostra, Canicola pubblica Il mondo delle fessure rotonde: la prima antologia in Occidente a presentare racconti a fumetti inediti insieme a scritti autobiografici e riflessioni sul linguaggio del manga di Mizuki, usciti tra il 1966 e il 1980 sulla celebre rivista “Garo”, punto di riferimento per il mondo del manga alternativo e palestra per moltissimi autori sperimentali.

Il libro è uno strumento per conoscere creature e leggende di epoche antiche, che Mizuki ha traslato nei meandri delle grandi metropoli del Giappone moderno. Verruche parlanti, cloni ninja, alchimisti cialtroni e mantelle volanti popolano queste storie ancora inedite fuori dal Giappone.

In tema con la mostra la retrospettiva del Far East Film Festival 27, “Yokai e altri mostri: dal folklore al cinema”, che è dedicata alle creature leggendarie che popolano i film orientali. 

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