Murtic, Ros, Pauletto, Poz: la galleria si allarga

Casa Zanussi: nei nuovi spazi del centro culturale pordenonese trovano posto altre opere di grandi artisti

PORDENONE. L’arte diffusa: da cinquant’anni è la parola d’ordine del centro culturale Casa Zanussi di Pordenone, dove le sale e gli spazi di comune frequentazione accolgono il pubblico offrendo la visione, a rotazione, delle splendide opere della collezione Concordia Sette, nel tempo cresciuta per prestigio e per numero di acquisizioni, grazie ai doni e ai lasciti degli artisti amici.

L’opportunità di ammirare opere importanti di pittori del nostro tempo si rinnova con la mostra: “Elio Ciol. Assisi, la densità del silenzio”, visitabile fino al 28 febbraio nella galleria Sagittaria di Casa Zanussi, da martedí a domenica (ore 16/19, ingresso libero).

Due le visite guidate che saranno condotte dal curatore, Giancarlo Pauletto, nelle giornate del 16 gennaio e del 12 febbraio. Nelle prossime settimane saranno anche attivati laboratori per le scuole. Prenotazioni e info: Info: tel 0434 365387 www.centroculturapordenone.it

Contestualmente, per iniziativa del Centro Iniziative Culturali di Pordenone a cura di Giancarlo Pauletto, i Nuovi Spazi del Centro Culturale Casa Zanussi sono stati riallestiti con nuove opere, tutte visitabili con ingresso libero: in particolare, nelle sale Murtic e Ros appaiono incisioni di Mario Pauletto (Concordia Sagittaria, 1925), con la serie denominata “Giochi”, recentemente donata dall’artista alla Fondazione Concordia 7.

Pittore e incisore, Mario Pauletto ha praticato varie tecniche ed effettuato molte ricerche estetiche. La sua prima esposizione è del 1963, ne seguiranno circa un altro centinaio, in Italia e all’estero.

Nelle sale Martin e Pizzinato sono esposte litografie di Arrigo Poz (Castello di Porpetto, 1929 – Risano, 2015). Dell’artista, scomparso recentemente, si espone il volume di litografie intitolato Friuli una sera e poi, con testi di Sergio Gervasutti, dedicato alla memoria del terremoto del 1976.

Fin da ragazzo Arrigo Poz, appassionato al disegno e alla pittura, frequentò, dal 1946 e per cinque anni, lo studio di Giuseppe Zigaina a Cervignano accogliendo, senza implicazioni ideologiche, modi e temi della pittura neorealista dell’epoca.

Nel corso degli anni sessanta elaborò una sorta di espressionismo esistenziale, sempre legato a tematiche naturalistiche. Fu apprezzato anche come esecutore di affreschi, mosaici e vetrate per molte chiese friulane, vasta la sua partecipazione a mostre e rassegne.

Nelle sale 1 e 2 sono esposte xilografie di Tranquillo Marangoni (Pozzuolo del Friuli, 1912 – Ronco Scrivia, 1992), fondatore con Tramontin e Wolf dell’Associazione Incisori Veneti, presente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.

Si espone, nell’occasione, il capolavoro xilografico intitolato Friuli, pubblicato nel 1951 da La Panarie. Infine, nelle sale 3 e Tramontin sono esposte linoleumgrafie di Edo Murtic (Velica Pisanica, 1921 – Zagabria, 2005). L’artista, di vasta notorietà internazionale, nel dopoguerra sviluppò una pittura di ampia figurazione e dopo i viaggi in America e Francia si accostò all’astrattismo lirico.

Importante il suo rapporto con la galleria Sagittaria, presso la quale ha allestito nel 1978 la sua prima antologica, e poi ancora due altre personali, nel 1986 e nel 1994. Ciò ha favorito la donazione di numerosi lavori, realizzati in varie tecniche, dall’olio alla tempera alla calcografia.

Si espone il volume di linoleum realizzato da Murtic assieme al poeta Gotovac, dedicato alle vittime dei campi di concentramento. È in esposizione anche la traduzione inglese del testo croato.

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