Partono le domande per la Dote famiglia: dalla Regione 560 euro per ogni figlio minorenne
Vale per ogni minore a carico e con un Isee fino a 35 mila euro: fondi dimezzati per i residenti in Fvg da meno di 5 anni
Via alle richieste per la nuova Dote famiglia, il contributo che la Regione mette ogni anno a disposizione delle famiglie con figli minori a carico per incentivare la fruizione di servizi educativi, ricreativi e di divertimento.
Lo scorso anno il contributo inserito nella Dote famiglia ha raggiunto circa 37 mila cittadini. Il valore dell’assegno era fissato a 400 euro a minorenne che scendevano a 200 nel caso in cui il richiedente vivesse in Friuli Venezia Giulia da meno di cinque anni. A questa cifra, poi, si sommavano ulteriori 100 euro nel caso di presenza di un disabile in famiglia. Considerato il tasso di inflazione e l’aumento del costo della vita, inoltre, soltanto per il 2023 era stato concesso un ulteriore contributo (una tantum) da 200 euro.
Quest’anno, invece, si è stabilito di cambiare, con l’assessore Alessia Rosolen che ha deciso di mettere mano, aumentandoli di valore, all’ammontare dell’assegno e al limite Isee da non superare per i titolari della Carta famiglia, condizione necessaria per accedere poi ai benefici della Dote famiglia.
Ogni possessore di Carta famiglia con un Isee fino a 35 mila euro – lo scorso anno era pari a 30 mila – con un figlio di meno di 18 anni a carico potrà infatti ottenere un aiuto economico dalla Regione dal valore di 560 euro che si dimezza, scendendo a 280, nel caso in cui il richiedente viva in Friuli Venezia Giulia da meno di cinque anni.
Anche per il 2024, peraltro, è stato confermato lo stanziamento extra da 100 euro in caso di presenza di un disabile nel nucleo familiare. L’aumento del tetto di Isee, secondo i calcoli della Regione, amplierà la platea di potenziali beneficiari della misura di 5 mila famiglie arrivando a un totale di 42 mila. L’assessorato guidato da Rosolen, inoltre, ha confermato il sostegno per l’intero triennio 2024-2026 grazie a uno stanziamento complessivo da 74 milioni di cui 24 per l’anno in corso.
Il contributo regionale è vincolato alla possibilità di usufruire di alcune specifiche tipologie di prestazioni.
Tra le spese rimborsabili ci sono, ad esempio, quelle per il sostegno alla genitorialità ed educativi, organizzati in orari oppure in periodi extra-scolastici come l’iscrizione ai vari centri estivi, i servizi di doposcuola oppure di baby sitting. La Dote famiglia non è invece utilizzabile per le attività svolte durante il normale orario scolastico. Via libera, proseguendo, alle spese per percorsi di sostegno scolastico oppure di apprendimento delle lingue straniere, all’acquisto di biglietti di musei, concerti, teatri, così come alla copertura dei costi sostenuti per gite scolastiche, viaggi di istruzione e visite didattiche. Nulla osta, andando oltre, a percorsi didattici e di educazione artistica e musicale, come la frequenza a laboratori e atelier, al pari della partecipazione a corsi e ritiri sportivi.
Le attività e i servizi devono essere fruiti nel territorio regionale e organizzati da soggetti pubblici, privati oppure del Terzo settore, nel rispetto delle normative di settore. Se non si è titolari di Carta famiglia, si può presentare domanda di concessione anche di quella contestualmente alla Dote Famiglia per la cui richiesta di ottenimento va utilizzata esclusivamente la modalità online attraverso il front end dedicato.
In sede di approvazione dei nuovi criteri per la Dote famiglia – a inizio marzo – la giunta ha anche modificato la data di avvio di presentazione delle domande spostandolo dal 1º gennaio al 1º aprile – ieri, appunto – di ogni anno a seguito di una specifica richiesta dei Comuni. La richiesta di contributo va presentata una sola volta entro il termine perentorio del 31 dicembre e deve contenere le indicazioni delle spese sostenute per tutti i figli minori a carico nonchè essere corredata dalla documentazione giustificativa delle spese e dei pagamenti effettuati per i servizi.
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