Patto Regione-Giro d’Italia per la Panoramica delle vette

Il Fvg finanzierà i lavori per la strada con la garanzia che Rcs farà passare la corsa entro il 2018. Bolzonello: montagna straordinaria

COMEGLIANS. Lavori sulla Panoramica delle vette, spunta la “clausola” Giro d’Italia. Un asso nella manica cui Regione, il patron delle tappe del Giro d’Italia, Enzo Cainero, e i vertici di Rcs, la società che organizza la corsa rosa, stanno lavorando in gran segreto per realizzare i lavori di messa in sicurezza, allargamento e sistemazione dei sette chilometri di strada più spettacolare del Friuli, chiusa quest’anno inopinatamente per una piccola frana (potrebbe riaprire per l’autunno, ma ormai la stagione turistica è andata), “rifiutata” tre primavere fa dal Giro d’Italia, e far così passare per la prima volta la corsa più amata dagli italiani sul monte Crostis entro quattro anni.

E appunto la “clausola Giro d’Italia” sarà la garanzia che, dopo la delusione del 2011, la Carnia potrà definitivamente riappacificarsi con il grande ciclismo dopo la tribolata frazione del 2011. Una clasusola che non ha nulla a che fare con quella imposta dal Liverpool per ingaggiare Mario Balotelli. Della serie: se ti comporti male non ti paghiamo lo stipendio.

Qui l’accordo che si sta studiando (le parti si rivedranno in settembre probabilmente già per metterla nero su bianco) non ha precedenti e metterà al riparo la Regione, che dovrà pagare i cospicui lavori di ripristino, da eventuali brutte sorprese. Insomma, se la strada sarà “corazzata” (una sorta di sterrato compattato con piccola percentuale di asfalto tanto per non dare noiqa agli ambientalisti) , se ci saranno le piazzole di sicurezza, il Giro d’Italia poi passerà su quelle vette.

Senza se e senza ma, come accaduto nel 2011, quando - ricordiamo - la giuria, applicando fin troppo alla lettera il regolamento che impone alle ammiraglie di essere praticamente sempre al seguito della corsa, fece saltare l’atteso debutto del Crostis.

«La Regione - spiega il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello - grande sponsor della montagna carnica - considera i lavori sulla Panoramica delle vette fondamentali in chiave turistica. Considera quella montagna essenziale per lo sviluppo turistico della Carnia. E il passaggio di una tappa del Giro d’Italia, oltre a rimarginare definitivamente una ferita apertasi nel 2011, consentirà di lanciare ancora una volta il Friuli in tutti i paesi del mondo grazie alla tv».

Ma facciamo un passo indietro. Nella primavera 2011 il grande favorito di quel Giro d’Italia, Alberto Contador, venne a scoprire il monte Crostis e la Panoramica a inizio primavera, quando ancora i lavori di sistemazione dei 7 km di sterrato e della discesa verso Ravascletto non erano inizati, e diffuse un allarme-sicurezza attraverso Twitter. Inutili a quel punto i lavori di sistemazione messi in piedi da Enzo Cainero e da un centinaio di volontari.

Alla fine i direttori sportivi dei corridori riuscirono a far applicare alla giuria quel regolamento internazionale che, in altre occasioni, era stato superato da una decisione di buon senso. Le ammiraglie devono poter seguire i corridori altrimenti rischia di compromettere la regolarità della corsa, recita il regolamento.

«Con la sistemazione della Panoramica questo sarà possibile - spiega Bolzonello -, si tratta di un investimento di peso per la Regione, non facile in tempi di crisi come questi, ma il Crostis è un’arma che il Fvg vuole giocare sul tavolo del grande turismo mondiale».

Ed è qui che entrerà in scena la clausola “Panoramica”. La Regione investirà la somma per sistemare la strada (saranno forse sufficienti meno dei 900 mila euro spesi nel 2011 per compattare lo sterrato), il Giro si impegnerà a salirci tra il 2016 e il 2018 nell’ambito di un accordo triennale che prevede due tappe l’anno in Friuli.

E ci sarà la rivincità del Crostis, magari già nel 2016 con l’arrivo di tappa a Tolmezzo o forse già a Ravascletto, dopo una salita terribile (il Crostis), sette chilometri in Paradiso (sulla Panoramica) e una discesa a perdifiato. Roba da Nibali, il fresco re del Tour de France. Spettacolo.

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