La pazza della porta accanto: Gorizia celebra Alda Merini con una mostra

La rassegna dedicata alla poetessa sarà ospitata dal 1 all’11 maggio nello spazio espositivo The Circle, con opere a cura di Giuliano Grittini, fotografo ufficiale e grande amico della poetessa. L’ingresso è gratuito

La poetessa milanese Ada Merini
La poetessa milanese Ada Merini

Un omaggio corale ad Alda Merini, alla sua voce inconfondibile, al suo sguardo capace di attraversare il dolore e restituirlo come poesia, visione, resistenza creativa. Si intitola “La pazza della porta accanto” la mostra che sarà ospitata dal 1 all’11 maggio nello spazio espositivo The Circle di Gorizia, con opere a cura di Giuliano Grittini, fotografo ufficiale e grande amico della poetessa. L’ingresso è gratuito.

L’esposizione, parte del più ampio progetto “Le porte accanto. Alda Merini, gli artisti, la gente”, propone un allestimento che unisce fotografie, video, libri, foulard d’artista e installazioni digitali. Ogni elemento è pensato per accompagnare il visitatore in un incontro ravvicinato con la figura della Merini, ma anche con le riflessioni più urgenti sul valore della diversità, sull’accoglienza e sulla possibilità di creare prossimità attraverso l’arte.

La mostra, organizzata dall’associazione Mongolfiere Tascabili in collaborazione del Consorzio di Cooperative Sociali Il Mosaico, sarà aperta tutti i giorni con orario feriale dalle 16 alle 19 e festivo dalle 10 alle 19.

L’inaugurazione è prevista per mercoledì 30 aprile alle 18. L’evento sarà condotto dall’attrice Carlotta Del Bianco e si aprirà con i saluti istituzionali. Seguiranno la presentazione del progetto da parte di Ilaria Bregant, presidente di Mongolfiere Tascabili, e gli interventi di Giuliano Grittini, curatore dell’esposizione, e di Paola Zanus Michiei, psichiatra

L’obiettivo è raccontare, attraverso la vicenda umana e artistica di una delle più celebri artiste del ‘900, il potere generativo della fragilità e della diversità, promuovere una cultura dell’inclusione e della prossimità, offrendo al pubblico occasioni coinvolgenti per riflettere, confrontarsi e riscoprire il valore dell’altro. L’arte, in questo contesto, si fa linguaggio condiviso, spazio di apertura.

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