Ragazze sventurate, matrigne malvagie e nani: la storia di Biancaneve è successa davvero

La triste vicenda di Margaretha, morta avvelenata a 21 anni. E Maria Sophia che, cacciata da casa, visse nei boschi

Sembra impossibile ma… Questa è una storia vera. Anzi, due. Che danno origine a una terza storia, conosciuta da miliardi di persone nei cinque continenti.

Margaretha von Waldeck nasce nel 1533. Il padre è Filippo IV conte di Waldeck-Wildungen. La madre muore quando lei ha 4 anni. Due anni dopo il padre si risposa con Katharina di Hatzfeld, una matrigna molto severa. Secondo i documenti della città di Bad Wildungen, Margaretha è apprezzata da tutti per la sua bellezza. All’età di 16 anni la matrigna la allontana da Wildungen e la invia in una sorta di esilio a Bruxelles.

Nella città belga Margaretha ha una storia con un principe, che poi diventerà Filippo II di Spagna. Il padre, la matrigna e soprattutto il re di Spagna sono contrari, la relazione è osteggiata per problemi di politica e di religione.

La ragazza muore misteriosamente a 21 anni. In seguito si accerterà che è stata avvelenata da sicari inviati dal sovrano spagnolo. Ah, dimenticavo un paio di elementi: le cronache di Wildungen riportano che proprio in quegli anni un anziano fu arrestato per aver dato mele avvelenate a dei bambini.

E il padre di Margaretha possedeva miniere di rame dove lavoravano bambini-schiavi che, da sempre denutriti e costretti a grandi fatiche, da adulti diventavano deformi. I bambini lavoratori vivevano in gruppi, una singola casa ne ospitava fino a una ventina.

Se la storia di Margaretha vi ricorda qualcosa, aspettate di sentire quella di Maria Sophia von Erthal. Che nasce nel 1725 a Lohr am Main, in Baviera. Il padre è il principe Philipp Christoph von Erthal.

Dopo la morte della moglie, il principe sposa Claudia von Venningen, che per favorire i figli di primo letto costringe la figliastra, anche lei ammirata da tutti per la bellezza, a fuggire di casa. Maria Sophia vivrà alcuni anni nei boschi vicini, aiutata dai minatori delle miniere di Bieber, di proprietà del padre.

Nelle miniere tutti indossano cappucci colorati, e per raggiungere le gallerie più piccole sono utilizzati bambini e nani. La ragazza vivrà alcuni anni con loro prima di morire di vaiolo.

Per finire, il castello dei Von Erthal, che oggi è un museo, ospita tuttora un famoso “specchio parlante”, un giocattolo acustico che registra e riproduce la voce.

Da quale delle due storie nasce Biancaneve? I Fratelli Grimm, che pubblicarono la fiaba nel 1857 (in una versione riveduta e molto meno splatter dell’originale) si ispiravano a racconti e leggende della tradizione popolare tedesca, mescolando elementi presi da storie reali per condensarli in un’unica fiaba. Insomma Biancaneve ha almeno due volti: quello di Margaretha e quello di Maria Sophia. —


 

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