Remo Anzovino festeggia 20 anni di musica con un nuovo album

Una vera e propria festa per il traguardo di carriera: le registrazioni nello studio di Giorgio Celiberti, celebre pittore e scultore nato proprio a Udine nel 1929

Elisa Russo
Remo Anzovino festeggia i 20 anni anni di carriera
Remo Anzovino festeggia i 20 anni anni di carriera

«La mia percezione del tempo è sempre connessa alla musica, non a quella scritta, ma a quella che scriverò. Sono così volati vent’anni dalla realizzazione del mio primo album. Sono stato fortunato perché ho potuto lavorare ogni giorno a tantissimi progetti che hanno, uno dopo l’altro, consolidato un linguaggio».

C’è tanto da celebrare per Remo Anzovino e lo fa partendo da Udine, con tre tappe nel luogo in cui il disco è nato, l’Atelier Celiberti: venerdì alle 18.30 presenterà il nuovo album “Atelier”, in uscita il giorno stesso, in conversazione con il giornalista de “Il Friuli” Andrea Ioime e sabato, sempre alle 18.30 all’Atelier di via Fabio Maniago 15/3, il pianista pordenonese nuovamente suonerà qualche brano dal vivo, firmerà le copie del disco e converserà con il vicedirettore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini.

Visto il sold out dei due appuntamenti al Celiberti si è aggiunta anche la domenica alle 17, con la moderazione del produttore discografico Alberto Zeppieri (l’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al link bit.ly/instoreudine).

Ancora un instore in regione: martedì 28 all’Auditorium Concordia di Pordenone alle 20.30, modera la giornalista Rai Friuli Venezia Giula Marinella Chirico, evento in collaborazione con ProPordenone. Dopo una serie di incontri e firmacopie, il tour di Remo Anzovino partirà il 24 marzo da Firenze.

Da venerdì “Atelier”, oltre che in digitale, sarà disponibile su cd e doppio vinile, stampato da Decca Italy e distribuito da Universal. Una vera e propria festa per i vent’anni di carriera, l’album contiene nuove versioni dei suoi brani più amati, in piano solo e live, registrati nello studio di Giorgio Celiberti, celebre pittore e scultore nato proprio a Udine nel 1929, una delle personalità più prestigiose dell’arte italiana e internazionale del ‘900 e del nostro secolo.

«Ho sempre ammirato la sua pittura – dice Anzovino – e quando ho saputo che lui desiderava che suonassi nel suo meraviglioso studio, ho capito che in quel luogo potevamo realizzare un disco dal vivo irripetibile».

Le registrazioni di “Atelier” sono state effettuate in due serate a invito con il pubblico, in alcuni casi mantenendone gli applausi, il 21 e 22 giugno (il tutto è stato poi mixato e masterizzato da Stefano Amerio, all’Artesuono di Cavalicco), conquistando di diritto anche il titolo e la copertina dell’album.

L’artwork nasce dallo speciale rapporto tra i due artisti: il titolo è scritto a mano da Celiberti e il packaging contiene al suo interno una copia di “Emozioni d’amore”, l’opera originale del 1994 immortalata nella foto di copertina di Paolo Grasso, con il design di Patrizio De Mattio.

Si ritrovano brani dei primi dischi (“Dispari” e “Tabù”), i lavori di maggiore complessità (“Igloo” e “Viaggiatore immobile”) fino al suo primo album internazionale “Nocturne” e dal più recente “Don’t forget to fly”. Accanto a loro, ecco i suoi temi cinematografici più importanti, la musica che ha valorizzato film dedicati ad artisti leggendari quali Monet, Van Gogh, Gauguin, Borromini e Bernini, Frida Khalo, fino alle meraviglie del Museo Egizio di Torino. “Atelier”, ventiduesimo album, è stato anticipato dai brani “Istanbul” e l’inedito “Chaplin”, una pagina composta circa vent’anni fa per la sonorizzazione del capolavoro di Charlie Chaplin “Il circo” e oggi pubblicata per la prima volta.

Ventuno tracce che ripercorrono uno spettro molto ampio del suo stile pianistico e dell’unicità compositiva, in grado di fondere elementi musicali che spaziano dalla classica al jazz, attraversano il tango e la tradizione musicale latina, passando per le melodie della scuola napoletana e quegli elementi che rendono distintiva la sua scrittura cinematografica.

Pianista e compositore tra i più eclettici della musica strumentale contemporanea con oltre trenta milioni di streaming, Remo Anzovino ripercorre in questo disco una carriera che ha saputo fondere musica, arte e cinema e che lo ha portato, nel 2019, alla conquista del Nastro D’Argento – Musica dell’Arte per le sue colonne sonore.

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