Rinasce l’antica domus romana, Aquileia racconta la sua storia

La Domus di Tito Macro è realtà. Taglio del nastro, ieri ad Aquileia, per l’intervento, costato oltre 6 milioni di euro, promosso dalla Fondazione Aquileia, presieduta dall’ambasciatore Antonio Zanardi Landi.
L’articolato progetto di valorizzazione ha previsto la risistemazione dell’area in seguito a un’importante attività di scavo condotta dall’Università di Padova, nonché la costruzione di un’elegante e moderna copertura in laterizio monocromo – tra le più ampie esistenti in Europa all’interno di un’area archeologica – sostenuta da pilastri d’acciaio in rosso pompeiano. La visita sarà prossimamente arricchita con un allestimento multimediale che permetterà di ricostruire le caratteristiche degli ambienti e delle pavimentazioni attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie.
«La valorizzazione della Domus di Tito Macro rappresenta un punto importante di un percorso che la Fondazione Aquileia segue da tempo, allo scopo di raggiungere una migliore fruibilità dei resti della grande città romana. L’obiettivo è rendere “parlanti” i reperti archeologici e le grandi opere d’arte conservate ad Aquileia, aiutando la comprensione nel contesto originalissimo di una città che fu punto d’incontro della romanità con il mondo balcanico e con quello nordafricano e mediorientale» ha dichiarato Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia.
«Abbiamo sostenuto con decisione questo importante progetto, perché conferma la capacità dell’Italia di essere leader nella valorizzazione dei beni culturali» ha dichiarato Mario De Simoni, presidente e Ad di Ales Spa. «Si tratta di un’impresa particolarmente lunga e complessa ma anche appassionante, frutto di un lavoro corale, di riflessioni, discussioni e scelte non banali, mirate a trovare un equilibrio tra tutela, restauro e ricostruzione filologica, leggibilità e godibilità» ha dichiarato Simonetta Bonomi, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale Tiziana Gibelli che ha approfittato dell’occasione per annunciare che entro breve «la Regione predisporrà gli strumenti per la realizzazione della variante di Aquileia, per trasferire all'esterno dell’abitato il traffico che ora percorre il nucleo urbano, con l'obiettivo di facilitare la visita dell'antica città romana».
«La valorizzazione della Domus di Tito Macro ha rappresentato per la Fondazione, e certo rappresenterà anche in futuro, una sfida costante e appassionante nel coniugare la realtà dei resti archeologici con la loro “narrazione”, sia sotto il profilo delle scelte architettoniche adottate, sia sotto il profilo del racconto , o meglio dei racconti, che la domus, le sue trasformazioni, la vita al suo interno, il rapporto con la città antica possono ispirare» ha dichiarato Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia.
La Domus sarà visitabile sabato e domenica su prenotazione in occasione delle Giornate europee del patrimonio e, a seguire, sarà aperta al pubblico su prenotazione.
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