Salām/Shalom, due padri uniti dal dolore della guerra
Al Palamostre di Udine lo spettacolo da Apeirogon interpreti Somaglino e Lussiana
Tratto dal romanzo Apeirogon di Colum McCann, lo straordinario libro vincitore del Premio Terzani 2022, debutta a Teatro Contatto Salām/Shalom. Due padri, spettacolo ideato e interpretato dagli attori Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana nell’adattamento al testo di Paola Fresa. Testimonianza necessaria davanti all’orrore della situazione mediorientale, Salām/Shalom.
Due padri è ispirato alla storia vera dell’israeliano Rami Elhanan e del palestinese Bassam Aramin, due padri uniti dallo stesso dolore per la perdita delle rispettive figlie a causa del conflitto.
Lo spettacolo, frutto di una nuova produzione Css e vicino/lontano- Premio Terzani è in scena per la Stagione Teatro Contatto sabato 11 gennaio alle 20.30 al Palamostre di Udine. Al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico. Interviene Massimiliano Zuccaro, medico chirurgo che per Medici Senza Frontiere opera in contesti di guerra in dialogo con Rita Maffei – presidente e codirettrice artistica Css e Paola Colombo, presidente del festival vicino/lontano.
Salām/Shalom. Due padri è inoltre in programma per tre repliche in matinée per le scuole oggi, giovedì 9 e domani, venerdì, 10 gennaio al Teatro Palamostre di Udine, in visione riservata per oltre 1.200 studenti delle scuole superiori attesi per la Stagione Contatto TigTeatro per l’infanzia e gioventù.
L’autore, lo scrittore irlandese Colum McCann, ha raccolto nei mille e uno frammenti che compongono il romanzo i brandelli di un conflitto apparentemente senza soluzione. Infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon da cui il libro prende il titolo. Come infiniti sono i punti di vista da cui due padri, l'israeliano Rami e il palestinese Bassam, persone reali, che McCann ha conosciuto, cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato.
Due padri, portati sulla scena da due appassionati interpreti, Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, uniti dallo stesso strazio indicibile per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell'altro. Due padri che hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, imbracciando come unica arma il loro comune dolore: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell'odio.
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