Sanremo: svelati i duetti delle serate, il ritorno di Elisa che canta con Giorgia
In programma cover d’autore e accoppiamenti curiosissimi. Carla Bruni e Colapesce Dimartino, Cuccarini e Olly

Bisognerà creare nuove iperboli per il Sanremone imminente, un kolossal da paura con i suoi 28 gareggianti più ospiti più presentatrici: ieri si è ulteriormente arricchito del magmatico programma della serata dei duetti e delle cover; il classico venerdì è stato annunciato in ogni suo dettaglio all’alba da Amadeus: era il turno dell’adorabile Fiorello, che si alterna al Tg1 della sera per render nota la settimana santa della canzone italiana, facendo così compiere sbalzi temerari alla routine fisica del Direttore Artistico (che regge).
Le novità della regia musicale fanno di ognuno dei 28 numeri una sorpresa, con ospiti che non diresti, canzoni che non penseresti, e soprattutto impensabili concorrenti.
Un esempio che rende l’idea sono Colapesce e Dimartino, quasi vincitori morali dell’anno passato: spinti da una canzone in gara di rara raffinatezza, avranno al loro fianco Carla Bruni con la quale canteranno Azzurro, dell’imminente ospite della Scala Paolo Conte.
Canzone pericolosa, nella sua smagliante facilità di inno nazionale laico, ma si immagina un lavorio stilistico per coinvolgere l’ex Première Dame che torna su un palco dopo anni difficili per il marito Sarkozy.
Altri classici «de paura» incalzano, fra i quali Centro di Gravità Permanente di Battiato, scelta da Ariete che più modestamente si affiancherà con Sangiovanni, il ragazzo che ha fatto successone con Farfalle.
La canzone d’autore sarà una presenza notevole, Madame ha scelto Via del Campo di Fabrizio De André, e il rapper di Savigliano Izi come compagno di strada (speriamo in bene per tutti, compreso De André).
Marco Mengoni è salito dritto al cielo con i Beatles e Let It Be, la canzone più pacifista dei Fab Four, e si farà accompagnare dai Kingdom Choir per dare (s’immagina) una versione emotiva di un brano immortale. In un arrovello pop da Anni Ottanta, c’è Sarà perché ti amo dei Ricchi&Poveri, scelta dai Coma_Cose che hanno chiesto ai Baustelle di accompagnarli: l’insieme è da mal di testa chic, un mescolar furioso di alto e basso per artisti e titolo, ed è d’obbligo aspettarsi un arrangiamento particolare.
In fin dei conti la vetrina è appetibile pure per loro che si riaffacciano al music business e avranno a loro volta un loro pezzo in scaletta, la famosissima Charlie fa surf, a cura di Sethu e bnkr44.
In fin dei conti hanno cose in comune due inquieti per definizione, Gianluca Grignani e Arisa, che prudentemente duetteranno su Destinazione Paradiso, il più grande successo di lui.
Leo Gassmann si è incontrato con Edoardo Bennato e lo ha subito amato: in cambio, il cantautore ha preso al volo l’opportunità di cantare con Leo un medley dei propri successi, in compagnia del Quartetto Flegreo.
Ai piani alti della canzone d’autore ci sta pure la dissacrante America di Gianna Nannini, del ‘79, ma a cantarla saranno due Rose: Rosa Chemical, rapper di Alpignano e Rose Villain, cantautrice milanese; nell’inno alla masturbazione, non potrà mancare la fantasia.
gIANMARIA, già in odore di successo, ha invitato un eroe dei nostri tempi, Manuel Agnelli, per duettare su una canzone degli Afterhours, Quello che non c’è.
Fedez sarà sul palco con gli Articolo 31. Anna Oxa ha chiamato il dj e violoncellista albanese Iljard Shaba per la sua hit Un’emozione da poco e Colla Zio con Ditonellapiaga canterà Salirò di Silvestri.
Per gli appassionati di cose di Festival, Giorgia ed Elisa si confronteranno con l’epica sfida comune del 2001, Di cielo e d’Azzurro e Luce: un bel momento spettacolare. Elodie che di fantasia non manca, ha scelto un blues classico degli Anni 70 come American Woman dei Guess Who, che durerebbe 14 minuti, e che le starà a pennello; come partner avrà l’avellinese Big Mama, bandiera del LGBTQ+. LDA, ovvero Luca D’Alessio figlio del buon Gigi, duetterà con Alex Britti in Oggi sono io di cui Mina fece capolavoro; mentre il rapper Lazza ha voluto al suo fianco Emma e Laura Marzadori, primo violino della Scala, per La fine di Nesli.
Levante ha chiamato Renzo Rubino (molto maturato) per cantare con lui la pericolosa Vivere di Vasco Rossi; Mara Sattei ha avuto una bella idea, celebrare il mondo ‘90 di Gigi D’Agostino con L’amour toujours: della stessa epoca Qualcosa di grande dei Lùnapop, quando Cesare era ancora piccolo ma già studiava da star.
Olly, raro genovese, ha catturato Lorella Cuccarini per un suo successo dell’88, La notte vola. Si torna indietro nel tempo con Paola&Chiara che hanno invitato i DJ Merk&Kremont per un medley delle loro canzoni. I Modà hanno scelto Le Vibrazioni con la loro Vieni da me, Will si è inchinato a Michele Zarrillo per la sua Cinque giorni; Shari con Salmo si infileranno in un medley di Zucchero; Tananai ha optato per Don Joe e un Cristicchi d’epoca, Vorrei cantare come Biagio. Ultimo ha volato alto e ha acchiappato Eros Ramazzotti, per cantare insieme le di lui canzoni nate ai bordi di periferia.
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