Sara tra le stelle: «Danzare in Italia è sempre una gioia»

Compie 37 anni il Gala della danza, che tradizionalmente l’8 dicembre coniuga arte, spettacolo e solidarietà invitando le stelle internazionali del balletto in nome della Croce Rossa Italiana
Istvan Simon
Istvan Simon

Compie 37 anni il Gala della danza, che tradizionalmente l’8 dicembre coniuga arte, spettacolo e solidarietà invitando le stelle internazionali del balletto in nome della Croce Rossa Italiana, Comitato di Udine. In scena, al Teatro Nuovo, con la direzione artistica di Elisabetta Ceron, anche quest’anno ci sarà un cast di danzatori e coreografi blasonati a partire da Renato Zanella, padrino della serata e direttore del Balletto di Bucarest, e Luca Masala, spalla di Jean Christophe Maillot ai Balletti di Monte Carlo.

Ben 13 le stelle in scena: Ludmila Konovalova étoile del Wiener Staatsballett in coppia con il promettente danzatore portoghese Leonardo Basilio, Istvàn Simon, virtuoso Principal ungherese di casa alla Semperoper di Dresda, Alessandro Macario Primo Ballerino del San Carlo di Napoli, Cristina Dijmaru e Bogdan Canila Principal dell’Opera Nazionale di Bucarest; Karina Sarkissova e Jevgenij Lagunov, Prima Ballerina e Solista di Hungarian National Ballet Company, Annachiara Amirante e Alessandro Staiano, promesse del San Carlo di Napoli.

Da l’Académie Princesse Grace di Monte Carlo: la giapponese Yuri Isaka e il canadese Shale Wagman. Oltre a pas de deux classicissimi anche brani contemporanei e inediti.

La creazione in apertura di serata è firmata, quest’anno, dal coreografo Roberto Cocconi in collaborazione con Music and Arts University Wien. Il lavoro vedrà interagire, nel secondo movimento, anche il Gruppo stabile udinese e le coreografe Cinzia Pittia (adeb) e Maria Victoria Ignomiriello (già Tulsa Ballet). Zanella consegnerà a Sara Renda, il 15° Premio Giuliana Penzi per la danza, istituito dal 2002 per valorizzare il talento italiano nell’arte coreutica.

Per la danzatrice siciliana, residente in Francia, ètoile dell’Opéra National de Bordeaux, è la prima volta in un teatro friulano. «Proprio così e non vedo l’ora. Ogni volta che mi viene data la possibilità di ballare in Italia accetto sempre. È un’emozione unica danzare per i miei connazionali».

Quale variazione porterà a Udine e come la racconterebbe a delle giovani danzatrici? «Danzerò La Sylphide insieme ad Alessandro Macario. Non ho ancora interpretato l’intero balletto, ma già quando ero alla scuola di Ballo del Teatro alla Scala, mi ero incuriosita per il ruolo della silfide. Guardando le ballerine eseguirlo, sembra tutto facile, ma è proprio quella la difficoltà: la variazione richiede una speciale leggerezza, oltre a tecnica e stile».

«Nel 2015 ha vinto il premio Danza&Danza come miglior danzatrice italiana all’estero. La sua carriera, nonostante sia molto giovane, è già costellata di successi: quante ore dedica alla sua professione? «Ci sono giorni in cui inizio la mattina alle 10 e alle 18 quando finisco le prove, rimango in sala fino alle 20. Di tempo libero non ne ho tantissimo».

Da poco si è sposata. Il suo compagno, (Riccardo Sardonè è uno scrittore e attore noto per i film “Scusa ma ti chiamo amore” di Federico Moccia e “Alta infedeltà” di Claudio Insegno ndr), la sostiene in una professione che richiede moltissimi sacrifici? «Mio marito è unico, non lo dico perché è il mio compagno ma perché è anche il mio coach personale. Mi aiuta nei momenti di stanchezza e soprattutto è sempre positivo». (f.da.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto