Sette spose per 7 fratelli a Udine, Diana Del Bufalo è Milly: «Un colpo di fulmine»
Al Nuovo l’adattamento teatrale del celebre film del 1955: «Non avrei mai immaginato di interpretare un musical»

Sarà un weekend appassionante quello che porterà Udine a diventare una cittadina dell’Oregon del 1850. Niente carrozze per strada, per compiere il miracolo, bensì uno spettacolo teatrale come Sette Spose per Sette Fratelli, che sta emozionando l’Italia intera. Da Venerdì a domenica pomeriggio Diana Del Bufalo e Baz (Marco Bazzoni) daranno vita a Milly e Adamo, primogenito della famiglia Pontipee al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, portando in scena uno spettacolo che nasce nel 1978 come adattamento teatrale del celeberrimo e omonimo film del 1955.
Diana Del Bufalo, attrice, cantante e conduttrice televisiva, sbalordisce il pubblico, dimostrando ottima tecnica di recitazione, canto e ballo. Come sta andando questo tour?
«Ogni sera, in ogni città riceviamo tantissimi applausi e per essere la mia prima esperienza nel musical, mi ritengo soddisfatta del risultato».
L’impatto che ha il suo personaggio è molto “naturale”, quanto ha lavorato per rendere la sua Milly così?
«A dire il vero volevo comunque mantenerla naturale. Ovviamente ho seguito le indicazioni del regista nei punti in cui aveva delle richieste precise, ma anche lui cercava esattamente la stessa cosa per il personaggio».
Perchè ha accettato questo ruolo?
«Io faccio questo mestiere per questo. Mia mamma è un soprano (Ornella Pratesi ndr) e ci portava a vedere i suoi spettacoli. Vedevo ciò che c’era dietro le quinte, i costumi, la vedevo mentre si preparava e sentivo gli applausi quando entrava in palco. Sono cresciuta con l’idea che il teatro fosse una cosa meravigliosa e poi mi ci portava, a Broadway, a vedere gli spettacoli, e io lì ho visto il musical come la mia vocazione, essendo la performer della famiglia. Ogni Natale io interpretavo qualcosa per i nostri invitati. Quando sono entrata nel mondo dello spettacolo vedevo il musical distante da me. Ho fatto provini per il musical e mi hanno sempre scartata, quindi pensavo di non essere capace. Io non mi sono mai veramente piaciuta, ho spesso pensato di essere nella media ma non mi scoraggio mai. Poi, all’improvviso, me ne hanno proposti ben 3 lo stesso anno e io ho scelto di lavorare con Luciano Cannito che ha curato regia e coreografie e con Peppe Vessicchio che firma la direzione musicale in questo titolo, due professionisti con cui sto bene».
E la sua scelta si conferma di sera in sera un successo, con grandi applausi per lei e per tutta la compagnia che la affianca, impegnata in coreografie travolgenti.
«A Londra il musical &juliet fa emergere quanto velocemente Giulietta si sia innamorata e abbia sposato Romeo, ma in Sette Spose per Sette Fratelli Milly si rivela ancora più veloce. Milly, come me, ama il colpo di fulmine. Quando uno mi colpisce ci metto un attimo, è come scegliere da un menù: ci sono quelli che impiegano ore, io invece so subito cosa mi attira. Così Milly, quando vede Adamo, vuole lui e lui, che all’inizio forse cercava una donna che mettesse in ordine la casa e si prendesse cura dei suoi 6 fratelli, si innamora di lei».
Il pubblico la ha vista in televisione, al cinema, anche a Sanremo, ma a teatro applaude la giovane simpatica, che potrebbe essere l’amica di sempre. Come fa una donna a conquistare anche il pubblico femminile?
«È una cosa bellissima che ho notato anche io. Ho una grande carica maschile in me, ho un ottimo rapporto con i miei genitori e sono molto equilibrata. Sono vicina alle donne, mi piaccio fisicamente, non vesto in modo particolare, forse arriva questo a loro».
Come mai non ha studiato canto lirico?
«Forse lo vedevo una cosa da grandi, perché la faceva mia mamma, e poi non capivo perché per dire una parola semplice, come “casa” ci mettessero delle ore, allungando la nota. Io amo la musica classica e l’opera, ma forse allora quello non è il posto che fa per me».
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