Siete poeti o artisti? Arta Terme vi ospita
ARTA TERME. La crisi aguzza l’ingegno e porta ad Arta Terme la prima edizione de “Il soggiorno dei poeti e degli artisti“; un baratto tra arte e ospitalità gratuita. Finale d’agosto scoppiettante quindi per questa vallata del But, così cara al Carducci intrisa da larghe pennellate di verde smeraldino di abeti e faggi, Alpi Carniche come cornice con a guardia l’antica pieve di San Pietro.
L’iniziativa non piace solo alle streghe che danzano, come la leggenda vuole, sullo sfondo del monte Tenchia ma a tutti gli spettatori coinvolti nell’atmosfera di paese con corti, archi, capitelli o scalinate protagonisti e animati da performance di artisti, da dieci compagnie teatrali, musicisti, danzatori, poeti provenienti da tutta Italia.
Lo storico Hotel Savoia che fa bella mostra di se nel centro di Arta, ristrutturato ma chiuso da tempo, apre per l’occasione i battenti e diventa il punto focale delle varie manifestazioni.
L’idea, nata dall’assessorato alla cultura, è quella di ricreare quel clima “culturalmente effervescente” che ha distinto la vita locale a fine ‘800 quando il Nobel per la letteratura Giosuè Carducci e la poetessa Caterina Percoto sono stati gli entusiastici frequentatori di Arta, delle sue acque termali e delle valli che la circondano.
Anche se non si sono mai incontrati, entrambi rimangono colpiti dalla bellezza selvaggia dei luoghi, fonte di ispirazione di versi e leggende.
Impresso nella storia il racconto del “ viaggio di 30 miglia”, fatto prima dalla Percoto e dopo 40 anni dal Carducci.
Partiti da Arta i poeti raggiungono il “passo Durone” con sosta a Paularo per poi discendere lungo la valle del Chiarsò. Il sentimento di “paura e meraviglia” verso la natura selvaggia accomuna i poeti: “ il sentiero orlava un precipizio verde e orridamente bello” scrive Carducci. “Da queste perle di storia locale, insieme ai sempre più esigui stanziamenti per cultura, è nata l’idea di “barattare” l’arte in cambio di ospitalità“ spiega l’assessore Guido Della Schiava.
Il progetto è realizzato con la collaborazione degli albergatori, delle Terme di Arta, di Turismo Fvg, di Carnia Welcome, Eurotec, Coopca, con contributo della Regione.
«Le adesioni da parte di artisti italiani e non solo, sono state superiori a qualsiasi attesa ed hanno messo a dura prova la nostra esile struttura, per cui chiediamo scusa a tutti per eventuali disguidi» afferma DellaSchiava.
Il dado, pure dell’umiltà, è tratto; da oggi grande musica e teatro, poi via, con entusiasmo, al lavoro per l’edizione 2014.
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