Torna il “Kugy Mountain Festival”
TARVISIO. Torna in Valcanale il Kugy Mountain Festival, la kermesse organizzata dall’associazione Età dell’Acquario: cinque giorni fitti di appuntamenti fra Tarvisio, Malborghetto e Valbruna.
L’evento ha la sua centralità ideale e territoriale nel nome di Julius Kugy, carismatica figura di alpinista e cantore delle Giulie, che nell’estate del ’14 vide i coscritti Kanaltaler partire, con un mazzolino di fiori sul cappello e nel cuore la convinzione che gli alleati italiani sarebbero scesi in campo al loro fianco.
Poi le cose andarono diversamente, i Savoia scelsero di appoggiare militarmente l’intesa, e Kugy, quasi sessantenne, si offrì volontario come Alpine Referent tra quei monti che conosceva come casa sua.
L’ormai prossimo appuntamento con il centenario della Grande Guerra offrirà certamente il destro per una rivisitazione degli eventi bellici con gli occhi di Herr Doktor. Per quest’anno, intanto, il festival proporrà temi storici di varia natura, ma legati più al secondo conflitto mondiale, che peraltro sommò, sul confine orientale, nuovi danni a quelli ancora freschi del primo.
Si comincerà alle 16.30 di mercoledì 21 agosto a Palazzo Veneziano con Cercando le parole, documentario di Paolo Comuzzi e Andrea Trangoni sulla disubbidienza civile delle donne friulane dopo l’8 settembre ’43, e con Prigionieri della libertà, docu-film di Fredo Valla sulla piccola epopea alpinistica di alcuni alpinisti triestini e friulani prigionieri di guerra in India.
La sera alle 21, protagonisti Andrea Brugnera, Mario Cobellini e la violinista Mariko Masuda, ci sarà La tragedia del Galilea, spettacolo sull’affondamento del trasporto truppe in cui scomparvero quasi mille alpini, in gran parte del battaglione Gemona.
Si susseguiranno poi una ventina di eventi di varia natura (il calendario completo è reperibile sul sito www.etadellaquario.com), tra cui la proiezione di alcuni dei film concorrenti al FilmFestival di Trento, alla sezione visiva di Leggimontagna e al Bovec Outdoor Festival (si segnala in particolare Walter Bonatti, con le mani, con la testa, col cuore); un’esperienza di arrampicata in palestra per bambini e ragazzi, visite guidate all’Opera 4 (postazione del Vallo Littorio riciclata dalla Nato), e Hochwassercatastrophe in Sainfnitz, rievocazione dell’alluvione del 1903.
Alla figura di Julius Kugy faranno riferimento Die Julischen Alpen im Bilde (immagini e commenti tratti dall’omonimo libro che Kugy realizzò nel 1933), e Zlatorog, una saga alpina, mentre la tradizionale presenza dell’associazione Onlus Mandi Friuli Nepal Namasté sarà arricchita dalla proiezione dell’omonimo film appena realizzato dal regista Giorgio Gregorio.
A concludere la manifestazione, i due personaggi più famosi della Valcanale, Nives Meroi e Romano Benet, che presenteranno l’Alpe Adria Trail, sentiero dei tre popoli dal Grossglockner a Muggia.
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