Tra antichi frammenti di vita e paesaggi, ecco il Friuli del disegnatore Peressini

Quand’era un bambino il papà Ennio, originario di San Daniele, se lo portava in giro tra rovine di castelli, echi di storie antiche, e vita contadina incentrata su poderi da coltivare e su animali da allevare. Da questi semplici frammenti di vita, conditi con vividi racconti di persone consumate dal lavoro nei campi, «i cui volti rugosi sembravano confondersi con le crepe delle case», Luigino Peressini ha trovato ispirazione per fumetti, mappe simboliche e tematiche sul Friuli e libri per bambini.
L’immaginazione del disegnatore e illustratore udinese attinge da epoche passate per poi proporre storie fantasiose che raccontano e dipingono il territorio locale, alla scoperta dei suoi miti e delle sue leggende. In pentola stanno bollendo molti progetti: la mappa dei 10 borghi più belli del Friuli, un libretto in via di realizzazione con gli alunni delle elementari di Maniago e la storia (ancora senza titolo) di un pellegrino che parte dalla Carnia all’Hospitale di San Giovanni.
«Quando mi chiedono di eseguire un lavoro – ci svela Peressini – lascio che l’idea affiori pian piano per poi catturarla con la matita». Pensieri che prendono forma sotto le note di Bach o Monteverdi. Quella di metterli nero su bianco «è una necessita» per questo creativo cantore della storia locale a fumetti che trascorre ore e ore a osservare il paesaggio che lo circonda.
«La mia infanzia – racconta – è stata fondamentale per la mia formazione, arricchita poi dagli studi classici (ha frequentato lo Stellini) e da quelli universitari in Architettura. Ma è altrettanto importante riuscire poi a condividere il proprio bagaglio con gli altri, cercare quel contatto con le persone che oggi appare sempre più difficile da raggiungere. Una volta gli artigiani si incontravano fra di loro e con la gente: autenticità che mi mancano».
Il 23 febbraio Peressini sarà ospite del Caffè del Venerdì (alle 20.45 in sala Comelli di Udine, viale Volontari della Libertà 61) e si racconterà al pubblico accompagnato dall’amico polistrumentista Gianfranco Lugano. Nell’occasione sarà ricordato anche don Domenico Zannier, sacerdote e poeta morto un anno fa. L’ingresso è a offerta libera: il ricavato andrà all’Associazione Comunità del Melegrano onlus.
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