Trionfo a Malaga, tre ori alla Noro e al coro di Ruda

Il complesso s’impone col repertorio in marilenghe. Fabiana la migliore direzione. Applausi a Lidrîs d'amôr scritto da Zanettovich. Pelos: «I giovani cantino con noi»

«Un coro che compendia la solarità mediterranea al rigore nordico e che quando canta si sente che la musica scaturisce dall’anima». Cosí si è espresso il compositore lituano Romans Vanags, presidente della giuria internazionale del concorso corale di Malaga, quando ha premiato il Coro Polifonico di Ruda che in terra andalusa ha letteralmente trionfato. Il complesso diretto da Fabiana Noro, infatti, ha vinto ben tre primi premi nelle tre categorie alle quali ha partecipato - Musica sacra, Cori a voci pari e Folclore - precedendo cori della Namibia, Lettonia, Russia, Stati Uniti, Slovenia, Estonia e Spagna. Non solo. La giuria del concorso internazionale ha anche deciso di premiare Fabiana Noro, eletta all’unanimità miglior direttore della manifestazione canora.

Al concorso di Malaga il Polifonico ha portato brani di Gioachino Rossini, Pavel Chesnokov, Richard Strauss, Eric Whitacre, Ambroz Copi, Javier Busto e Kentaro Sato, studiati in questi mesi e presentati in alcuni concerti in Friuli Venezia Giulia. Ma la soddisfazione e la sorpresa forse maggiori sono arrivate dal folclore, una categoria sulla quale il gruppo non contava di raggiungere punteggi elevati.

Invece la suite “Lidrîs d'amôr” appositamente scritta dal maestro Daniele Zanettovich ha entusiasmato la giuria che anche in questa categoria ha decretato la qualità del Polifonico. “Biele di voi” di Rodolfo Kubik, “Stelutis alpinis” di Arturo Zardini e la “V rapsodia di Gotis di rosade” di Cesare Augusto Seghizzi sono state riviste da Zanettovich che ha aggiunto l’accompagnamento della fisarmonica con il risultato di rivalutare ancora di piú l’originalità di queste tipiche melodie friulane.

«Questa ennesima affermazione del nostro coro - ha commentato Fabiana Noro - è la prova provata che con il lavoro si possono ottenere i risultati piú prestigiosi. I ragazzi si sono impegnati a fondo in questi mesi e sono soddisfatta soprattutto per loro. Sono personalmente felice anche perché la giuria ha apprezzato il programma che abbiamo portato al concorso, anche questo frutto di meditazioni e valutazioni preventive». Ovviamente entusiasta il presidente, Adriano Pelos: «Ancora una volta il Polifonico di Ruda sale sul gradino piú alto di un concorso. Una scia di trionfi che dura dal 2003, da quando Noro è arrivata alla guida del Polifonico - ha detto Pelos - e che speriamo aiuti tutto il mondo corale regionale.

Da parte nostra chiediamo solamente che la Regione continui a essere nostro partner e che ci riservi l’attenzione che sempre ci ha riservato. Noi ce la mettiamo tutta per implementare e ulteriormente sviluppare lo sforzo che l’Ente fa in momenti difficili per l’economia del nostro Paese. I risultati di Malaga sono la testimonianza di questo nostro sforzo. Una menzione particolare deve però essere riservata alla nostra direttrice che per la seconda volta viene eletta miglior direttore del concorso. Era accaduto a Linz, si è ripetuto a Malaga. È un valore aggiunto per l’intero movimento corale italiano».

Con quelli vinti a Malaga salgono a 24 i primi premi ottenuti dal Polifonico sotto la guida di Noro. Un risultato eclatante che forse nessun coro europeo può vantare. Un risultato che impegna ancora di piú i coristi e li motiva e li sprona a proseguire sulla strada intrapresa. Per il coro di Ruda - che a Malaga ha ricevuto diversi inviti in Lituania e Namibia - si apre ora una intensa stagione di concerti e di studio. In programma ci sono trasferte a Roma e Vicenza e altri concerti in regione. Sul piano dei programmi invece il coro ha in carniere un progetto sulla Prima guerra mondiale che sarà presentato per il circuito dell’Ert nel prossimo autunno.

«Le nostre porte - ha concluso Pelos - sono sempre aperte soprattutto ai giovani che desiderassero intraprendere una attività di prestigio in campo musicale. Si lavora tanto, ma alla fine le soddisfazioni arrivano. Del resto è puntando sui giovani che noi diamo prospettive al nostro gruppo».(r.c.)

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