Udinesi in lizza allo show tricolore della sauna

Esperti “aufgussmeiester”, lo sventolio dell’asciugamano con tecniche personali

MAGNANO IN RIVIERA. È una pratica che trasmette purificazione ed emozione, un rito che comunica un messaggio di benessere e salute. Stiamo parlando dell’Aufguss, una operazione conosciuta ai frequentatori delle saune.

Consiste nel versare di colpo acqua o ghiaccio mescolati a essenze aromatiche o balsamiche sulle pietre della stufa in modo da produrre un forte getto di vapore molto caldo. Compito poi dell’aufgussmeiester è quello aumentare lo stimolo termico all’interno della sauna fino ai 95 gradi con colpi di asciugamano indirizzati verso le persone.

Una vera e propria gara di resistenza, come la intendono gli austriaci, una pratica emotiva invece in Italia, che, pochi forse sanno, è la patria dell’Aufguss (Al Cron4 di Brunico c’è la scuola internazionale per diventare maestri di sauna, con tanto di certificato alla mano).

Proprio in questi giorni si è svolto nel centro termale Cascade di Campo Tures, in provincia di Bolzano, il primo campionato italiano della categoria a cui hanno partecipato, tra i 28 in gara, due udinesi: Francesco Milanese, libero professionista che opera nel mondo dell’educazione, e Daniele Franzolini, manutentore d’impianti elettrici. Due appassionati, quindi, della pratica dell’Aufguss.

«Questa disciplina – dice Milanese – mi ha da sempre interessato. Ho cominciato a praticarla quattro anni fa al centro Aquarius di Magnano in Riviera. In sauna – spiega – si raggiungono condizioni estreme per il corpo e questo stress ha un forte impatto sull’aspetto emozionale, soprattutto quando viene perfettamente eseguito il ciclo caldo-freddo».

Ogni aufgussmeister ha una propria tecnica nello sventolamento dell’asciugamento, ha olii particolari (dal mirto al rosmarino) che porta con sé e ha un ingrediente segreto che caratterizza la propria esibizione dagli altri.

«Io per esempio pronuncio alcune frasi che servono da meditazione – dice Milanese, che proprio per questa caratteristica nell’ambiente è conosciuto con il nome di battaglia di Fra’ Francesco –. Ma nella mia esperienza, nel corso dei vari tornei, ne ho visti tutti i colori. C’è chi si è esibito con pizza e mandolino al seguito, chi interpretando il Gobbo di Notre Dame. Questo è uno show, dove il pubblico è anche coinvolto con la musica. Rimangono comunque fondamentali gli olii essenziali che, respirati con il naso o dai pori della pelle, danno un impatto emozionale».

Francesco si è esibito con un romanzo epico e drammatico scritto di proprio pugno e avente per tema la storia di un navigatore. Daniele invece ha incentrato lo spettacolo sulle sensazioni della vita utilizzando petali di rose.

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