Un altro grande evento: Noa protagonista del Concerto per la pace

L’iniziativa venerdì 24 in Piazza del Capitolo ad Aquileia: «In questo luogo si incrociano cultura e diplomazia»

Fabiana Dallavalle
La cantante Noa protagonista del Concerto per la pace ad Aquileia
La cantante Noa protagonista del Concerto per la pace ad Aquileia

AQUILEIA. Nel 2024, anno che Aquileia ha dedicato interamente alla pace, la città ospita un’importante iniziativa: il Concerto per la Pace con protagonista la cantante israeliana Noa. Tra le artiste più conosciute e rappresentative del suo Paese, Noa premio Artista per la Pace nel 2001, ha fatto dell’attivismo contro la guerra e il terrorismo una delle sue battaglie. Promotrice del dialogo tra Israele e Palestina, sostenitrice della soluzione dei due Stati, non si stanca di essere una voce contro ogni conflitto.

Venerdì 24 maggio, in Piazza del Capitolo, alle 21 (in caso di maltempo il concerto, che è gratuito, sarà rinviato al 25 maggio), proporrà i brani più conosciuti del suo repertorio. Con lei sul palco il chitarrista, produttore e arrangiatore Gil Dor e il Solis String Quartet, un progetto musicale dal respiro internazionale, nato nel 1991 dall’incontro sul suolo partenopeo di quattro musicisti, compositori e arrangiatori: Vincenzo Di Donna (violino), Gerardo Morrone (viola), Luigi De Maio (violino) Antonio Di Francia (cello).

Il concerto, promosso da Assoeventi, associazione culturale con sede a Gorizia che opera dal 2010 in regione per assicurare iniziative di grande livello artistico e culturale, è nelle parole del presidente dell’associazione, Roberto Montanari «un evento unico e speciale.

Da anni Noa, che ha reso celebre in tutto il mondo il brano “La Vita è Bella”, colonna sonora del film premio Oscar omonimo, è divenuta messaggera di pace con la sua musica. Ha eseguito concerti in alcune delle sedi più prestigiose del mondo, ha cantato alla Carnegie Hall e alla Casa Bianca, è stata onorata con il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana e ha ricoperto il ruolo di ambasciatrice israeliana all’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura. Nel 2017 Papa Francesco l’ha voluta al Meeting mondiale della Gioventù di Cracovia, dove si è esibita davanti ad un milione di giovani. La sua missione di costruire ponti e superare le barriere tra culture e religioni è supportata da una voce eccezionale, capace di unire elementi di Jazz e influenze mediorientali».

«La musica ha un linguaggio universale – sottolinea Dario Brotto, vicepresidente dell’associazione Assoeventi – Noa è impegnata da anni a promuovere la pace attraverso la sua musica. Il concerto sarà un’occasione unica per ascoltare la sua voce straordinaria e per riflettere: occorre ripartire dalla pace».

Per il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, si tratta di «un concerto importante e speciale dentro a una serie di iniziative di grande prestigio». Ricordiamo infatti il concerto con Riccardo Muti, in basilica, il 14 giugno, quando il maestro dirigerà l’Orchestra giovanile Cherubini. «In un mondo segnato da conflitti e intolleranza – prosegue Zorino –, la costruzione della pace è una responsabilità di tutti. Aquileia, con la sua ricca storia di mediazione culturale e dialogo interreligioso, è un faro nella civiltà mediterranea ed è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nella promozione della pace. Possiamo costruire la pace attraverso le nostre azioni quotidiane, mostrando tolleranza e rispetto per gli altri. Possiamo anche sostenere organizzazioni che lavorano per promuovere la pace e la comprensione, e promuovere eventi culturali per sensibilizzare l’opinione pubblica».

L’iniziativa del concerto è sostenuta dal Comune di Aquileia, dalla Regione Friuli Venezia Giulia per tramite di Promoturismo Fvg.

«Il tema della pace è portato avanti congiuntamente dal Comune, dalla Fondazione Aquileia e dalla Fondazione Basilica di Aquileia e Ministero della cultura. Aquileia è il luogo dove si incrociano le culture e la diplomazia – ha sottolineato il primo cittadino Zorino – . Tutti i cammini passano e partono da Aquileia. Non stiamo facendo nulla di nuovo se non lavorare alacremente per restituire al territorio il suo ruolo originario».

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