Un giro virtuale nei musei: archivi digitali, web-tv e appuntamenti sui social

Ecco come gli spazi espositivi del Fvg hanno risposto alla chiusura per l’emergenza.  Mini filmati per Casa Cavazzini a Udine, presto online un tour nei luoghi del Pordenone 

C’è un paesaggio dipinto da Giorgio Morandi nel 1944 e conservato al Museo Revoltella di Trieste che, in tempi come questi, diventa un simbolo. Sotto un manto di neve spessa e un cielo grigio claustrofobico, privo di presenze umane, tutto è fermo, immobile, ed è pure consistente. Ci si sente soffocare.

Morandi lo dipinse in un momento di isolamento forzato nelle campagne di Grizzana, a marzo del 1944. E là, in quelle terre, ci era arrivato l’estate precedente, non pensando certo di rimanerci così a lungo. L’evento era la guerra, come guerra è anche questo Covid 19, con l’isolamento che ne consegue.

Abbiamo condotto allora per voi un giro di perlustrazione virtuale all’interno dei musei della regione. Partiamo dal Revoltella. Nel museo era appena iniziata la corsa intelligente di “Trieste Settanta. Arte e Sperimentazione”, a cura di Lorenzo Michelli e Laura Carlini Fanfogna, che dei venti musei e delle quattro biblioteche triestine è pure direttrice. “I dipendenti sono impegnati nell’attività di smartworking. Ripartiremo”, ci racconta la Carlini Fanfogna, “e avremo avuto un gran impulso a migliorare la nostra capacità di gestire il lavoro digitalmente.”

E lei, che nella sua pregressa attività dirigenziale ha regalato all’Italia l’ormai mitica mostra su David Bowie al MAMbo (2016), Museo d’Arte Moderna di Bologna, e IBC, il catalogo del patrimonio online, risponde per Trieste: “continua il lavoro già ben avviato con l’Erpac regionale per la restituzione del patrimonio culturale attraverso la catalogazione digitale.”

Così, in questi giorni di solitudine morandiana (ndr. il paesaggio del Revoltella è uno dei pochi che ha dipinto), dal web e dai social, sulle rive partono “pillole” di contenuti virtuali. Vania Gransinigh che risponde per Udine, come responsabile dell’Unità Organizzativa dei musei, ci racconta che è in funzione un vero canale digitale, -la web tv-, nel sito www.udimus.it. “Un progetto triennale nato nel 2018 grazie a un finanziamento europeo, che regala approfondimenti sulle collezioni museali”, ci racconta, “e che in questo momento si rivela perfetto.”

“Prima della fine del mese verranno caricati i contenuti legati alla fotografia.” Intanto godetevi i video della Collezione Astaldi, di Palazzo D’Aronco, i nove minuti sulla gloriosa storia della luce. E non dimentichiamoci che a Casa Cavazzini rimane ‘aperta’, si fa per dire, per tempi migliori, la mostra dedicata alla brillantezza intellettuale di Renato Calligaro. (L’emergenza serve anche ad appuntarsi le mostre da visitare nel dopo.)

A Pordenone risponde l’assessore alla cultura Pietro Tropeano, perché la conservatrice del museo di Palazzo Ricchieri, Nicoletta Rigoni, è in prequiescenza, come si dice, e ci illustra il grande successo della mostra sul Pordenone (Antonio de’ Sacchis) appena conclusa. 40.000 visitatori, per una città che ora, ai tempi del Covid 19, si appresta anche a “rendere fruibile online il percorso del tour virtuale dei luoghi del Pordenone sul territorio.

Un viaggio tra chiesette e paesi, che era presente sui touchscreen all’interno dell’esposizione.” Intanto la Soprintendenza Fvg, nel progetto #Iorestoacasa Campagna del Mibact per contenere la diffusione del Covid-19, ogni giorno pubblica un contributo, una “pillola”, sul mondo del restauro e della conservazione (www.sabap.fvg.beniculturali.it).

Divertente l’iniziativa di Raffaella Sgubin, direttrice del Servizio Ricerca, Musei, Archivi Storici di Erpac, che si è inventata sulla sua pagina Facebook una rubrica “Coronanonsolovirus”, e viaggia con brio e curiosità dentro il mondo delle corone, siano esse imperiali, floreali, o … birresche.

“Ho intenzione anche di raccontare la storia di un abito al giorno”, ci svela, mentre le porte sono fatalmente chiuse in Borgo Castello a Gorizia sull’importante mostra dedicata ai vent’anni del Museo della Moda e delle Arti Applicate, ma “il museo sta caricando contributi virtuali”.

Ed ecco che sui social (Facebook e Instagram) di Erpac, Musei di Gorizia, Villa Manin, Galleria Spazzapan, (per Erpac anche Twitter) compaiono slideshow e video che raccontano storie. Una su tutte? La vita della pittrice Miela Reina, che noi non vogliamo dimenticare, attraverso le sue opere in mostra alla Spazzapan.

Infine, Contenuti inediti dalla Fondazione Aquileia per le dieci pillole online, a cadenza bisettimanale. Fanno parte dell’ampio minutaggio girato per il film “Le tre vite di Aquileia”. Venerdì si comincia con la prima, di tre minuti, “Aquileia e il suo patrimonio” con un excursus a cura del presidente della Fondazione Antonio Zanardi Landi.

Seguiranno “Il patrimonio epigrafico” illustrato dal professor Claudio Zaccaria dell’Università degli Studi di Trieste; “Aquileia e il Mediterraneo” raccontati dall'archeologo Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione; “Il Museo Archeologico Nazionale” spiegato dalla direttrice Marta Novello; Francesca Ghedini, professoressa emerita dell’Università degli Studi di Padova, racconterà “Le Domus di Aquileia” e Cristiano Tiussi “Domus e Palazzo Episcopale.” Seguiranno poi gli approfondimenti sugli scavi archeologici del fondo Pasqualis, sulla basilica, sulla cripta degli scavi e degli affreschi, sull’eccezionale storia del Milite Ignoto.

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