Una storia gialla a Travení nome di fantasia ma è Tarvisio

LIBRINSIEME
Gabriele Franco
Può il Friuli diventare la location letteraria di un thriller mozzafiato? Idea curiosa e affascinante. Servirebbe una penna esperta, vissuta. E se anche l’autore fosse un prodotto nostrano? Allora sarebbe successo assicurato. Nessuna promessa ancora da realizzare, semplicemente il racconto di un nuovo astro nascente. Ilaria Tuti, che da Gemona ha conquistato i lettori col suo romanzo d’esordio “Fiori sopra l’inferno” (Longanesi), thriller psicologico ad alto tasso di interesse. La scrittrice sarò ospite oggi a LibrInsieme, la rassegna letteraria ideata nell’ambito di Idea Natale e promossa dalla Fondazione Pordenonelegge.it con Udine e Gorizia Fiere (appuntamento nello Spazio Incontri del Padiglione 6 alle 17.30).
Romanzo d’esordio ed è subito successo: la ricetta? «È importante avere dei sogni nella vita e fare il possibile per realizzarli, lavorando ogni giorno con impegno e passione per ciò che ci rende felici: per me questo è la scrittura». Una storia a tinte gialle, come mai questa scelta di genere? «È una lente di ingrandimento privilegiata sul giorno d’oggi: si possono analizzare i fatti di cronaca, offrire chiavi di lettura nuove, riuscendo a gettare una luce almeno parziale sulla complessità della mente umana».
La cifra innovativa del lavoro è di certo la protagonista Teresa Battaglia.«È un commissario di polizia quasi sessantenne, il personaggio femminile che non ti aspetti di trovare in un thriller: non è piacente, non è in forma ed è pure malata. Insomma, una donna normalissima. È il mio tributo alle donne che incontro ogni giorno, perché si può essere speciali anche nella quotidianità». Quanto di Ilaria troviamo in Teresa? “È lontanissima da me, ma Teresa è umanamente quello che spero di diventare alla sua età: generosa, con esperienza, con un’integrità formidabile e una grande empatia per il prossimo».
Il romanzo è ambientato nella località di fantasia Travenì, e tuttavia si respira aria di casa. «Il rapporto con il Friuli è fortissimo, di grande amore, un sentimento riscoperto in età adulta quando senti che le radici sono talmente profonde che non ti abbandoneranno mai. Travenì è inventato, ma esistite: ho descritto il Tarvisiano, i Laghi di Fusine, la piazza di Tarvisio, la sua torre medioevale…». Cosa aspettarsi ora per il futuro?«Ho finito di scrivere la seconda avventura di Teresa Battaglia, sempre ambientata in Friuli, ma questa volta in una valle particolare». —
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