Uno scambio di corpi: ciak si gira, in Friuli una commedia surreale

Il film di Luca Lucini con Bocci e Chiatti tra Udine e Cividale. Frassica: «Prima volta, ma tornerò a recitare in Friuli»

Gian Paolo Polesini
L’incontro a Udine da sinistra Marco Bocci, Luca Lucini, Chiara Valenti Omero e Nino Frassica
L’incontro a Udine da sinistra Marco Bocci, Luca Lucini, Chiara Valenti Omero e Nino Frassica

Nel primaverile rifiorire di cinema, Udine e Cividale donano scorci friulani a una pellicola che proprio qui si sta plasmando (ci saranno ciak fino a metà aprile), in un Nord Est ben identificato, fra l’altro, complice la solita instancabile Film Commission Fvg, capitanata da Chiara Valenti Omero (sul campo il riferimento è Guido Cassano) con il sostegno della PromoTurismo e con la spontanea bellezza di una regione sempre più la succursale settentrionale di Cinecittà.

L’accelerazione avvenne già qualche anno fa con un benessere globale per tutti. Un indotto di 75 milioni in un triennio: cifre pazzesche.

La ricercata villa Vergani della prima periferia udinese, da tre settimane accoglie la troupe — una settantina di persone — della nuova produzione Eagle Original Content dal titolo “Nei tuoi panni” una commedia surreale, romantica e sociologica di Luca Lucini con Marco Bocci, Laura Chiatti, Nino Frassica, Bebo Storti. «La vicenda aiuta a identificare punti di vista inimmaginabili — sostiene il regista di “Tre metri sopra il cielo”, de “L’uomo perfetto” e della recente miniserie “Mameli -Il ragazzo che sognò l’Italia” — anche se la struttura è da commedia essenziale».

Detto in soldoni avviene uno scambio di corpi. L’operaio di una ditta dolciaria nostrana si ritrova a gestire le fattezze della nuova dirigente e viceversa, naturalmente».

Siamo alla vigilia di Natale. Un albero con palle bello corposo fila verso l’alto nell’atrio della casa, che poi è un clinica di lusso. Non casualmente l’opera debutterà in tv a dicembre in 4 puntate. Ancora non è deciso su quale rete.

Lucini è al suo secondo film in zona Fvg. «Ricordo con affetto “Amore, bugie e calcetto” con Claudio Bisio, Claudia Pandolfi e Giuseppe Battiston, un set triestino col quale condivido splendide sensazioni. Ed è per questo che il tornare qui è stato spontaneo e piacevole».

La notizia, però, arriva adesso. Nino Frassica debutta da attore in Friuli. «Mai stato prima d’ora — confessa — e l’impatto ha funzionato tant’è che ci tornerò. Anche perché sfortunatamente sono a dieta adesso».

Marco Bocci, l’indimenticato vice questore Domenico Calcaterra di “Squadra antimafia”, al contrario, ci dà dentro «col frico, dice, purtroppo solo di sera posso fare un pasto come si deve. Non è certo un piatto leggero e bisogna andare cauti».

Marco e Laura, fra l’altro, sono coppia nella vita e questo ha favorito la confidenza con le rispettive anime, ecco diciamo così. «È un’opportunità rara lavorare in questa modalità, ovvero affrontare due ruoli contemporaneamente», spiega Bocci. «Stancante, certo, stimolante, chiaro, complicato, ovvio. Diciamo che la modalità è la schizofrenia, ma va bene».

Appena il microfono passa a Nino, durante un rilassante incontro stampa, lui non perde certo il ritmo comico. «Avevo preparato un discorso lungo e bello, ma Lucini ha detto le mie stesse cose e, quindi, pazienza. Io sono il padre di Marco e mi sto abituando, tant’è che comincio pure a volergli bene. Una volta ho fatto l’assassino e dopo sono a andato a uccidere qualcuno, così. Entri nella parte talmente bene che ci credi. Con il metodo Sravinky», conclude Frassica alla sua maniera. Sarebbe Stanislavskij, così per dire. Quindi è sempre Nino a stimolare Lucini. «Si potrebbe pensare anche a un seguito, che ne dici. Ci starebbe, no?». Luca annuisce.

Anche Bebo Storti — il conte Uguccione di “Mai dire gol” fra i vari ruoli televisivi di questo splendido caratterista milanese — entra in discussione con una tirata su Udine. «Io sono innamorato di questa città, la adoro davvero. Potrei stare qui anche tre mesi».

Ripassiamo la storia come si deve? Dai. Massimo (Bocci) è un operaio della fabbrica di dolci Sangiorgio e Valentina (Chiatti) è la nuova dirigente. Dopo aver espresso lo stesso desiderio si trovano l’uno nel corpo dell’altra. Massimo può godere delle ricchezze di Valentina, mentre Valentina si ritrova a gestire i sacrifici della famiglia di Massimo. E questo avviene nel bel mezzo di una crisi aziendale.

Lui che diventa lei, lei che diventa lui. Potrebbe diventare anche una nuova canzone di Annalisa.

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