Verso l’Osternig baluardo orientale delle Alpi Carniche

Una vetta per ammirare gli splendidi panorami montani di due nazioni: questo è il monte Osternig, che, con i suoi 2050 metri è il baluardo orientale delle alpi Carniche, che da qui degradano verso l’A...
Una vetta per ammirare gli splendidi panorami montani di due nazioni: questo è il monte Osternig, che, con i suoi 2050 metri è il baluardo orientale delle alpi Carniche, che da qui degradano verso l’Austria. Dalla sua vetta il panorama si apre infatti vastissimo sulla Gailtal e sulle Alpi Giulie. Si parte da Ugovizza, percorrendo la strada che risale appunto la valle di Ugovizza fino in fondo, dove si troveranno dei parcheggi. Qui si lasciano le automobili, per proseguire l’escursione a piedi. Fino al rifugio Nordio si percorrerà una pista forestale, si proseguirà poi su sentieri. Salendo dalla valle di Ugovizza si attraversano ambienti molto diversi tra loro, passando dalle fitte peccete del Tarvisiano agli apertissimi pascoli d’alta quota e al villaggio di sella Bistrizza. Fino a questo punto l’escursione è facile ed adatta a grandi e piccini, pur mettendo in conto un minimo impegno fisico. Per i più allenati, la salita alla vetta dell’Osternig e la discesa passando per la chiesetta della Madonna delle Nevi regaleranno panorami che rimarranno a lungo negli occhi. Anche la vetta non presenta particolari problemi di natura tecnica, richiede soltanto un certo allenamento. C’è la possibilità sia di concludere l’escursione completando l’anello, sia di rientrare per il tracciato percorso all’andata. Anche scegliendo l’anello, si tratta di sentieri, come il Cai 507, sempre ben segnalati. Sul perché scegliere questa escursione, abbiamo sentito la guida naturalistica Marco Pascolino: «Per il fatto – commenta – che è la vetta più panoramica e accessibile della zona del Tarvisiano, senza nulla togliere ad altre cime, che sono magari più alpinistiche, o più “chiassose” come il Lussari, l’Osternig è il Duemila più avvicinabile da tutti quanti». Scegliendo questa meta, quindi, è possibile arrivare a quota Duemila possedendo sicuramente un buon allenamento fisico ma senza percorsi impegnativi dal punto di vista tecnico e alpinistico. «È una vetta di confine – continua Pascolino – da una parte vedi la valle del Gail e hai l’apertura su tutti i Tauri, dall’altra invece vedi tutte le alpi Giulie». Un’escursione, quindi, da consigliare anche agli amanti della fotografia. «I periodi migliori per completare l’itinerario – continua la guida naturalistica – sono l’estate e l’autunno. Anche in inverno è possibile salire a sella Bistrizza, pur facendo attenzione alle condizioni della neve e ai bollettini valanghe diramati dalla protezione civile Fvg. Per chi preferisce scoprire questo percorso con una visita guidata, segnaliamo che per domenica 20 agosto lo studio Forest propone l’anello del monte Osternig, con un dislivello complessivo di 900 metri e una durata di sei ore comprese le soste. Per partecipare è necessario prenotarsi entro il giorno precedente all’uscita a info@studioforest. it oppure contattare Marco Pascolino al 339 5220309 o Stefania Gentili al 333 4374335. Sono obbligatori scarponcini e bastoncini da trekking, nonché un equipaggiamento anti-pioggia. L’escursione è al 99% in territorio italiano ma, dato il breve sconfinamento in Austria, è cosa buona avere con sè un documento di identità in corso di validità. Il pranzo è al sacco ma la zona è servita da alcuni rifugi: a Sella Bistrizza è aperto il Schutzhütte Oisternig, mentre a fondovalle, in attesa della “ripartenza” del rifugio Nordio, sarà possibile fare tappa al rifugio Gortani.


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