Zanardi Landi: «Unico polo museale per attrarre visitatori»

Domani la cerimonia di inaugurazione dell’opera di ricostruzione che è costato sei milioni di euro A breve ospiterà una mostra
Domus di Tito Macro - Porticato del giardino (I sec d.C.)
Domus di Tito Macro - Porticato del giardino (I sec d.C.)

Si inaugura domani, venerdì 25 alle 16, ad Aquileia l’innovativo progetto di valorizzazione e ricostruzione degli ambienti della Domus di Tito Macro, promosso dalla Fondazione Aquileia, presieduta dall’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi. L’intervento è stato finanziato con un importo di sei milioni di euro, attraverso l’utilizzo delle risorse erogate alla Fondazione dalla Regione Friuli Venezia Giulia e mediante il contributo di Ales (società in house del Mibacyt.

L’articolato progetto di valorizzazione, ideato per assicurare la conservazione dei reperti esistenti e garantire la più ampia fruibilità del sito, ha previsto la risistemazione dell’area in seguito a un’importante attività di scavo condotta dall’Università di Padova, nonché la costruzione di un’elegante e moderna copertura in laterizio monocromo – tra le più ampie esistenti in Europa all’interno di un’area archeologica – sostenuta da pilastri d’acciaio in rosso pompeiano. La costruzione consente al pubblico di entrare concretamente in un’antica dimora romana e di comprenderne in maniera più immediata l’articolazione, le volumetrie, i percorsi, le fonti di illuminazione e il rapporto fra le sale principali e le aree scoperte.

Il progetto di ricostruzione è stato redatto dal Raggruppamento temporaneo di professionisti, coordinato dall’architetto Eugenio Vassallo e realizzato sotto la sorveglianza della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Friuli-Venezia Giulia.

Sono state inoltre effettuate operazioni di pulitura, consolidamento, risarcimento di lacune e protezione finale su una superficie di 320 mq di pavimenti decorati con mosaici – la cui fase visibile è databile tra la fine del I secolo a.C. e la metà del II d.C.

«La valorizzazione della Domus di Tito Macro rappresenta un punto importante di un percorso che la Fondazione Aquileia segue da tempo, allo scopo di raggiungere una migliore fruibilità dei resti della grande città romana. L’obiettivo è rendere “parlanti” i reperti archeologici e le grandi opere d’arte conservate ad Aquileia, aiutando la comprensione nel contesto originalissimo di una città che fu punto d’incontro della romanità con il mondo balcanico e con quello nordafricano e mediorientale. Confidiamo che la Domus di Tito Macro possa richiamare ulteriormente l’attenzione del pubblico, unendosi così ad altri due grandi edifici costruiti dalla Fondazione, l’Aula Meridionale e la Domus Episcopale, che attraggono ogni anno 60.000 visitatori ciascun» ha dichiarato l’Ambasciatore Antonio Zanardi Lanii.

La visita sarà prossimamente arricchita con un allestimento multimediale, attento agli aspetti didattici, che permetterà di ricostruire le caratteristiche degli ambienti e delle pavimentazioni attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie. —



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