Zigaina ricoverato d'urgenza, il Friuli in ansia per il maestro

UDINE. Il mondo dell’arte friulano è in ansia per il suo maestro piú illustre, Giuseppe Zigaina. L’autore della svolta neorealista nella pittura del ’900 si è sentito male nella sua casa di Cervignano venerdí notte. Date le sue condizioni si è reso necessario il ricovero all’ospedale di Palmanova nel reparto di terapia intensiva. L’artista è stato sottoposto a controlli e cure che hanno consentito di stabilizzare il quadro del suo stato di salute che tuttavia rimane serio.
Gli sono vicini la moglie Maria De Carolis e la figlia Alessandra, giornalista e volto tv della Rai regionale. Giuseppe Zigaina ha compiuto 90 anni il 2 aprile di quest’anno, quando la Regione, insieme col comune di Cervignano e la stamperia Albicocco gli ha dedicato tre mostre di grafica.
«Da allora il maestro vive ritirato, ma sempre attento alle cose dell’arte», ci ha riferito Francesca Agostinelli, storica dell’arte e curatrice proprio del trittico su Zigaina per i novant’anni. «Sabato della settimana precedente l’ho potuto salutare di persona, mi ha ricevuto nonostante non stesse molto bene».

Agostinelli da tempo sta riordinando le registrazioni dei colloqui con il maestro nei quali è ricostruita la sua biografia. Un progetto voluto dallo stesso Zigaina: «Dopo alcuni incontri nei quali discuteva di tutte le cose d’arte, il maestro mi chiese di depositare la sua storia e io per diverso tempo, un anno e mezzo circa, andai da lui a registrare ciò che mi raccontava e le risposte alle mie domande con lo scopo di realizzare questa biografia».
Il lavoro «è però incompleto, necessiterebbe forse di una integrazione letteraria» quasi per una volontà intellettuale di rimozione da parte del maestro, di alcuni temi del passato. Di un aspetto, però, Zigaina ha voluto discutere anche in tempi recenti: il rapporto con Pier Paolo Pasolini e il loro confrontarsi sul valore intellettuale della diversità nell’esistenza. «La diversità necessaria agli intellettuali, intendo», ha ricordato Francesca Agostinelli. «La diversità dell’intellettuale, irrinunciabile rispetto all’omologazione del mondo».

E nel dialogo aperto su questi anni il maestro è tornato spesso anche sul tema della diversità che lo ha spinto a restare a Cervignano «deluso dal mondo omologato che aveva conosciuto a Venezia».
E proprio grazie a Zigaina «il mondo è venuto in Friuli, il mondo intellettuale di Feltrinelli, della Morante, della Callas e di Pasolini, tutti ospiti del maestro a Cervignano». Zigaina «ha innescato con il territorio e la laguna un rapporto simbiotico e di identificazione su cui poi ha conformato il suo essere culturale. Non è un caso che per i suoi 90 anni abbiamo intitolato la mostra a lui dedicata “Paesaggio come anatomia”».
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