Bizet 150: Carmen e quello screzio tra Chaplin e Caruso

(di Luciano Fioramonti) (ANSA) - ROMA, 26 APR - Carmen, il capolavoro di Georges Bizet, fu all' origine di uno screzio tra Enrico Caruso e Charlie Chaplin negli anni d' oro del cinema muto. Il momento di tensione tra il grande tenore italiano e l' inventore di Charlot è stato ricordato a Venezia nel corso delle celebrazioni che il Palazzetto Bru Zane sta dedicando al compositore francese per i 150 anni della morte anche con un Festival in programma fino al 16 maggio. La vicenda della zingara ribelle è la sua opera più famosa di Bizet e ha lasciato un segno anche nella storia del cinema per le tante versioni, più di cento e per la maggior parte nella prima metà del Novecento. Tra queste spicca la storica pellicola del 1915 di Cecil B. DeMille al quale si ispirò anche Chaplin. In occasione dei cineconcerti su Bizet proposti dall' Istituto di Musica Romantica Francese, lo storico del cinema Marco Bellano ha raccontato che Carmen era il personaggio ideale per le attrici che all' epoca avrebbero contribuito alla nascita della figura della diva, da Geraldine Farrar a Theda Bara, Pola Negri, Dolores del Río, Viviane Romance a Rita Hayworth. A proposito della Farrar, cantante lirica che fu Carmen anche sul palcoscenico, pare che la sua esperienza davanti alla macchina da presa finì per influenzare la messinscena operistica. Dopo il suo ruolo per DeMille, in una ripresa di Carmen al Metropolitan di New York nella stagione 1915-16 il soprano americano avrebbe adottato una recitazione impetuosa, applicando quanto aveva appreso sul set. Una scena in cui la protagonista fu un po' brusca con una delle ragazze provocò la reazione di Caruso, che interpretava Don Josè. ''Trucchi da Hollywood! Dove crede che siamo, al cinema?'' le disse il tenore. Geraldine Farrar non si scompose minimamente, anzi. Sembra che in un momento successivo la cantante morse una mano del cantante che gli aveva stretto il polso. Chaplin avrebbe voluto voluto vedere Farrar nel ruolo di Carmen al Metropolitan per la parodia al film dMille che avrebbe realizzato nel 1916 ma per un malessere non riuscì ad assistere allo spettacolo. In compenso, gli fu offerta una recita di Rigoletto con Caruso. Al termine della rappresentazione, il regista andò nel camerino del tenore, anche perchè aveva saputo delle parole lusinghiere che aveva avuto nei suoi confronti, definendolo "il Caruso dei film". In quell' occasione, però, Chaplin si trovò di fronte un artista altezzoso, che gli dava la schiena mentre si guardava allo specchio. L' attore e regista attese un po' poi lanciò la sua frecciata velenosa guardandolo riflesso: ''Saluti dal Caruso dei film al Charlie Chaplin dell'opera lirica!», e se ne andò, raccontando poi, ''come in una rapida dissolvenza''. Georges Bizet, autore dell'opera francese oggi più rappresentata al mondo, morì a 36 anni il 3 giugno 1875 e non poté assaporare il suo successo. Secondo la leggenda ad essergli fatale sarebbe stata proprio l' accoglienza mediocre del pubblico verso l' opera, rappresentata per la prima volta all' Opéra Comique di Parigi tre mesi prima. Carmen, osservano i promotori di Palazzetto Bru Zane, fu apprezzata solo in seguito perchè Bizet ''apparteneva alla generazione nata nel momento della fioritura del Romanticismo, la cui missione era trovare dei modi per rinnovarlo ma il pubblico dell'epoca non era ancora pronto a seguirlo''. Nel novembre 2024 l' Istituto di Musica Romantica Francese ha pubblicato il video libro di Carmen nell' allestimento della prima storica rappresentazione realizzata nel settembre 2023 al Théâtre des Arts di Rouen e portarta lo scorso gennaio all'Opéra Royal di Versailles e a marzo all' Hong Kong Arts Festival. Bru Zane ha pubblicato quest' anno un cofanetto in 3 cd dell' integrale delle mélodies del compositore. Nel 2025 al Festival di Venezia si aggiungono i concerti in programma da maggio a luglio nella capitale francese nel Festival promosso da Palazzetto Bru Zane Paris. lazzetto Bru Zane Paris. (ANSA).
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto