Garante detenuti, nelle carceri piemontesi grosse criticità
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(ANSA) - TORINO, 03 MAR - La protesta nazionale dei garanti dei detenuti arriva anche in Piemonte "contro il silenzio assordante della politica e della società civile", sulla situazione delle carceri italiane. Tra oggi, domani e dopodomani sono previste visite, in particolare nella provincia di Cuneo, dove sono presenti quattro dei tredici carceri piemontesi. "Sul territorio ci sono 4.450 detenuti, per una capienza per 3.970 persone. Il numero scende ulteriormente perché 241 posti sono temporaneamente non disponibili", spiega Bruno Mellano, garante della Regione Piemonte. "Abbiamo una grossa criticità sulle case circondariali che dovrebbero essere per la brevità delle pene, molto legate a corsi di reinserimento - sottolinea -. Invece abbiamo un grossissimo affollamento, come ad esempio a Cuneo dove nel giro di tre anni siamo passati da 200 a 400 detenuti". Nel carcere di Cuneo il 70% sono detenuti stranieri. La media nazionale è del 31,4%, quella piemontese è sul 38%. "Invece a Saluzzo e Asti, che sono ad Alta Sicurezza, il 97% sono detenuti italiani", evidenzia Mellano. Una cinquantina di detenuti ad alta sicurezza sono reclusi anche a Torino. "Personalmente ho chiesto più volte al ministro la chiusura della sezione a Torino, perché nella complessità del carcere torinese, che ha tutti i circuiti immaginabili, avere anche una sezione di Alta Sicurezza vuol dire avere un nucleo di detenuti che non possono fare attività con tutti gli altri". Il carcere torinese, nato per mille posti, ne ospita 1.450. "Qui è stato promesso anche un intervento significativo sull'edilizia penitenziaria, ma per il momento nulla si è visto". Criticità anche a Vercelli, dove c'è la seconda sezione femminile, con trenta detenute. La prima è a Torino, con 110 donne recluse. (ANSA).
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