Il padre di Luca Attanasio: 'Sull'omicidio ancora punti oscuri'

(ANSA) - MILANO, 19 MAR - "C'è un sentimento di speranza per la ricerca della verità" anche se "sono passati più di 4 anni e ci sono tantissimi punti oscuri. Ma la fiducia è l'ultima a morire. Guai se non ci fosse fiducia". Lo ha detto Salvatore Attanasio, padre di Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo vittima, il 21 febbraio 2021, di un attentato a Goma nel quale morirono anche il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista congolese Mustapha Milambo, durante un incontro al Pirellone di Milano organizzato dal capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Lombardia Pierfrancesco Majorino. "Ci auguriamo che l'incontro di oggi sia una spinta in più affinché le istituzioni intervengano senza riserve. Abbiamo fiducia in tutti, nonostante i 4 anni, nelle istituzioni e nella giustizia. Non dimentichiamo che Luca era un uomo delle istituzioni. Come possiamo perdere fiducia?", ha aggiunto Salvatore Attanasio. "Luca - ha proseguito - a distanza di 4 anni continua a seminare, lo vediamo tutti i giorni dalle manifestazioni di interesse della gente comune. Soprattutto, quello che oggi rimane di lui è il suo testamento morale e i valori per i quali lui ha sempre lottato che sono stati il faro, valori che la nostra Costituzione protegge, sono gli stessi. Questa è la grande eredità che ci ha lasciato". In merito ai punti da chiarire, Attanasio ha sottolineato che "alcuni sono ancora oggetto di indagine, sono nel secondo fascicolo della Procura e francamente neanche noi conosciamo i contenuti. Gli altri - ha specificato - sono tutti elementi noti nel primo atto che si è concluso con un nulla di fatto e che hanno portato, purtroppo, all'impossibilità di continuare il processo richiesto dalla Procura di Roma". Luca "era un uomo delle istituzioni, quindi una persona che non appartiene solo alla famiglia ma all'intera collettività. Era il rappresentante dell'Italia, l'ha fatto con orgoglio, entusiasmo, coraggio e determinazione - ha concluso -. Abbiamo il diritto di conoscere la verità. Oggi Luca è considerato un uomo giusto. Io aggiungo, in attesa di giustizia". (ANSA).
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