Italiana a Bangkok, i palazzi ondeggiavano, subito evacuati

(ANSA) - PERUGIA, 29 MAR - Il palazzo dove vive a Bangkok ha ondeggiato, quadri e specchi cadevano ma nonostante il devastante terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar, Francesca Gargaglia, perugina che vive nella capitale della Thailandia ha dormito in casa la scorsa notte. E non pensa minimamente di lasciare il Paese: "amo follemente questa città" ha detto all'ANSA. Francesca Gargaglia è Ceo di un'azienda di software che realizza moduli social per applicazioni e siti internet. La sede è a Londra ma l'hub per lo sviluppo dei sistemi è a Bangkok dove vive e si è recentemente sposata dopo avere conosciuto suo marito, francese. Il sisma si è verificato intorno alle 12.30 di venerdì, ora locale. "E' stata una scossa molto forte e lunga" racconta Francesca che in quel momento era in casa nella città distante oltre mille chilometri dall'epicentro. "Il nostro palazzo, come quelli vicini, sono moderni - prosegue - e hanno ondeggiato molto. Tanto che l'acqua delle piscine sui tetti è finita nelle strade. Siamo stati subito evacuati dalle abitazioni. Siamo rimasti prima nella via sottostante e poi le autorità locali ci hanno invitato ad andare nei parchi, a stare all'aperto perché temevano altre scosse". Francesca racconta che la città si è subito bloccata perché a Bangkok "sono molto ligi e rispettano tutti le regole e nessuno trasgredisce". "Chiusi i negozi - racconta - e fermi i trasporti pubblici, i taxi e gli aerei. Mio marito che lavora dall'altra parte della città ha dovuto camminare due ore per raggiungermi. Poi intorno alle 18 è stato dato il cessato allarme e la vita è magicamente ripresa". Nel frattempo il building manager del palazzo dove vive la giovane perugina ha eseguito le verifiche per accertare eventuali danni e una volta stabilito che non c'erano ha dato il via libera al rientro. "Molti nostri amici hanno dormito negli hotel e io stessa avrei fatto la stessa cosa se non mi avesse convinto mio marito" confessa sorridendo Francesca. Che nonostante la comprensibile paura ha trascorso una notte tranquilla. (ANSA).
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