Lepore, 'Grazie Dandy Bestia, ci mancherai'

In tantissimi alla camera ardente del chitarrista degli Skiantos

(ANSA) - BOLOGNA, 19 MAR - "Fabio Testoni, Dandy Bestia, ci ha lasciati qualche giorno fa, il 16 marzo, a 72 anni. Fabio è stato un pioniere della musica. Con gli Skiantos, insieme a Roberto Freak Antoni, hanno definito un genere nuovo: il rock demenziale. Anche se dietro quella apparente demenzialità c'era una grande intelligenza, fatta di irriverenza, capacità di mettere alla berlina tabù e convenzioni. Rompendo gli schemi, come pochi altri hanno saputo fare". È così che il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha ricordato la figura del fondatore degli Skiantos alla camera ardente, allestita in Comune. A dare l'ultimo saluto all'artista, tanti amici, familiari, fan e tantissimi semplici cittadini. Lepore ha ricordato diversi episodi della carriera della band bolognese, dall'esibizione a Telethon durante la quale gli Skiantos hanno cantato "Calpesta il paralitico", precedendo sul palco Pierangelo Bertoli, che fortunatamente ha apprezzato la loro esibizione, alla scelta di Iggy Pop di trasmettere un loro canzone nel suo programma della Bbc, fino ad un arresto sfiorato per aver cantato in un concerto "Karabigniere blues". "Gli Skiantos sono una band di culto, tra le più originali della musica italiana, una della più felici espressioni dalla scena creativa di Bologna - ha aggiunto Lepore -. Dietro a quello spirito goliardico c'era un altrettanto forte spirito critico, una espressione di libertà creativa totale. Gli Skiantos non erano solo un gruppo musicale, ma una vera e propria dichiarazione di indipendenza, che ha creato un linguaggio, che ha ispirato non solo artisti ma anche tante e tanti di noi". Il sindaco ha anche ricordato il grande amore per la musica di Dandy, nato da ragazzino, quando a 13 anni scappò di casa per partecipare allo storico concerto dei Beatles a Milano, passando per il liscio, per poi arrivare agli Skiantos e alle collaborazioni con Orietta Berti, Lucio Dalla, gli Stadio. "Fabio Testoni, Dandy Bestia non ha mai chiesto il permesso di essere se stesso - ha sottolineato Lepore -, poco incline ai compromessi, ha vissuto con intensità. Ha riso e camminato senza cercare scorciatoie", ha detto ancora il sindaco, che ha citando "uno striscione della curva domenica, 'ciao Dandy dal tuo pubblico di m...'". "Grazie per tutto quello che ci hai lasciato - ha concluso - . Ci mancherai". (ANSA).

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto