Libia, Ue preoccupata per il fratello dell'attivista Gomati

(ANSA) - IL CAIRO, 30 MAR - Pur notando un certo impegno delle autorità libiche nell'affrontare questo fenomeno, l'Ue nutre "profonda preoccupazione" per le "sparizioni forzate" di oppositori che avvengono in Libia come nel caso di Mohammed Al Gomati, fratello di Husam, l'attivista spiato in Svezia con il software "Paragon". "Condividiamo la profonda preoccupazione dell'Unsmil per le allarmanti segnalazioni di sparizioni forzate, incluso il caso di Mohammed Al Gomati", ha scritto su X l'ambasciatore dell'Unione europea in Libia, Nicola Orlando, riferendosi ad un'analoga dichiarazione fatta ieri dalla Missione di Supporto delle Nazioni Unite nel Paese africano. Mohamed El Gomati è un ingegnere petrolifero libico rapito lunedì scorso 24 marzo dalla sua casa a Tajoura, vicino a Tripoli, da uomini armati che -secondo il fratello Husam - sarebbero affiliati alla Brigata dei Leoni di Tajoura, un gruppo legato al Servizio di Intelligence Generale libico. Husam vive in Svezia ed è stato tra le persone spiate tramite il software Graphite di Paragon. Si tratta dello stesso attivista che ha rivelato su X la controversa presenza a Roma di Abdul Ghani al-Kikli, capo della milizia libica Stability Support Apparatus. Dal canto suo Orlando si limita a premettere che "la Delegazione dell'Unione Europea in Libia si unisce a Unsmil nell'accogliere con favore i passi positivi compiuti dalle autorità libiche per il rilascio di persone detenute". "Il rispetto dei diritti fondamentali e dello stato di diritto è una responsabilità fondamentale di ogni Stato. Esortiamo tutte le istituzioni competenti a indagare con urgenza sulla sua scomparsa e ad adottare tutte le misure necessarie per garantirne l'immediato rilascio e il sicuro ritorno alla sua famiglia", conclude l'ambasciatore. (ANSA).
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