Migranti, don Biancalani prosciolto per falsi contratti lavoro

Sentenza di non luogo a procedere, non sarà processato

(ANSA) - PISTOIA, 03 MAR - Don Massimo Biancalani è stato prosciolto dalle accuse di truffa e falso in atto pubblico. "Il fatto non sussiste": così ha deciso il gup di Firenze Antonio Pezzuti. Insieme a lui sono state prosciolte tre migranti. Il religioso, secondo l'accusa, noto per l'accoglienza offerta a decine e decine di migranti nei locali della sua parrocchia di Vicofaro, a Pistoia, era accusato di aver stipulato falsi contratti di lavoro a quattro persone straniere ospitate nella stessa parrocchia per ottenere, come poi è avvenuto, alcuni contributi da parte dell'Inps. Biancalani, per la procura di Firenze, avrebbe utilizzato i falsi contratti di lavoro nell'ambito di procedimenti giurisdizionali davanti al tribunale di Firenze, per ottenere provvedimenti favorevoli alla permanenza di alcuni stranieri in Italia. La procura aveva chiesto di processare don Biancalani. Il gup però lo ha prosciolto dalle accuse con sentenza di non luogo a procedere e il parroco di Vicofaro non sarà imputato per queste accuse. "Sono contento per il proscioglimento, ma devo dire che ero sereno da sempre, perché ho grande fiducia nei giudici e poi il quadro della vicenda era chiarissimo". Così don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, dopo la sentenza di non luogo a procedere emessa stamani dal gup di Firenze Antonio Pezzuti. "Quei contratti - spiega il prete - erano veri ed erano relativi a servizi che queste persone svolgevano per aiutarmi nell'accoglienza dei migranti, e per i quali percepivano circa 500 euro al mese". (ANSA).

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