Stasi punta alla semilibertà, relazioni del carcere 'positive'

(ANSA) - MILANO, 08 APR - Sono tutte "positive" le relazioni di operatori ed educatori del carcere milanese di Bollate sul comportamento e sul percorso di esecuzione della pena di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015 per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, a Garlasco nel 2007. Lo si è appreso alla vigilia dell'udienza, davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano, che si terrà domani mattina per discutere la richiesta di semilibertà presentata dal 41enne, difeso dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio de Rensis. Sull'istanza di Stasi, ammesso nel 2023 al lavoro esterno (esce dal carcere per andare a lavorare come contabile in un'azienda), dovrà esprimere un parere in udienza la sostituta pg Valeria Marino. Da quanto si è saputo, a favore di Stasi, rispetto al parere del pg e alla decisione dei giudici, ci sono proprio quelle relazioni positive del carcere, il fatto che abbia già ottenuto il lavoro esterno e che, avendo tenuto e continuando a mantenere comportamenti corretti, potrà di fatto avere tutti i benefici previsti. Prima la semilibertà, dunque, ossia la possibilità di stare fuori dal carcere per tutto il giorno o quasi, e non solo per andare a lavorare, tornando in cella, poi, la sera per dormire. In più, l'affidamento in prova, che si può richiedere quando il condannato deve scontare non più di 4 anni. E a Stasi, in carcere da dieci anni, mancano solo 4 anni e pochi mesi e, dunque, tra non molto potrà chiedere pure l'affidamento. In quel caso niente più carcere e sconterà la restante pena con la misura alternativa alla detenzione, svolgendo lavori socialmente utili. Il fine pena, tenendo conto anche della liberazione anticipata, ovvero dello sconto di 45 giorni ogni sei mesi, potrebbe arrivare per lui nel 2028, al massimo nel 2029. (ANSA).
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