Unicef, al Gemelli per il Papa la più grande piazza della pace

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - "Sono estremamente orgoglioso di avere portato qui una delegazione di bambini dell'Unicef e della Caritas diocesana di Aversa. Sono bambini di tutte la nazionalità che vivono in quel territorio per dare il loro affetto e saluto a questo Papa straordinario". Lo dice, parlando dal piazzale del Policlinico Gemelli, Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. "E' il Papa dei bambini e questa presenza di cinquecento di loro rappresenta un buon motivo per affacciarsi alla finestra", aggiunge ventilando l'ipotesi che Francesco possa salutare i piccoli da dietro il vetro del decimo piano in cui è ricoverato. "E' il Papa che più ha parlato di guerra, di fame, di povertà. Noi abbiamo portato i bambini di Caivano, si sono alzati alle 5 di questa mattina e ora sono sotto la pioggia con le loro merendine. Ma siamo tutti molto contenti di essere qui. Una di loro, Anastasia, ucraina, ha preparato una letterina dove chiede al Papa di rimettersi presto perché c'è bisogno di lui per la pace". Il portavoce Unicef sottolinea che "oggi il piazzale del Gemelli diventa la più grande manifestazione di piazza per la pace. Non è un caso che la facciano proprio le principali vittime delle guerre: nel mondi ci sono 500 milioni di bambini in 59 paesi in zone di conflitto. E' un grande segnale che a chiedere la pace siano proprio i bambini di Francesco. Nessuno più di loro in questo momento storico terribile, può e deve chiedere la pace. I bambini vogliono vivere in un mondo migliore". "Papa Francesco è l'unico eroe contemporaneo che ci resta", conclude Iacomini. (ANSA).
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