Voto in Province Sardegna slitta al 2026 con referendum Comuni

Prolungati gli incarichi degli amministratori straordinari

(ANSA) - CAGLIARI, 29 APR - In Sardegna le elezioni dei presidenti e dei consigli provinciali sono rinviate di anno e si terranno nel periodo tra l'1 aprile e l'1 luglio del 2026, contestualmente si terranno anche i referendum in quei comuni che esprimeranno la scelta di cambiare provincia di appartenenza. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando, in extremis, questa mattina la proposta di legge firmata dal capogruppo Pd Roberto Deriu e dal consigliere di Orizzonte Comune Lorenzo Cozzolino e illustrata in Aula dal presidente della prima commissione (Autonomia) Salvatore Corrias. Il testo, di natura tecnica, prevede in primo luogo la riapertura dei termini "per l'accertamento della volontà dei territori interessati a far parte di una provincia o città metropolitana diversa da quella prospettata dall'attuale, provvisorio, assetto territoriale", si legge nel testo, e la fissazione del periodo entro il quale dovranno essere ufficialmente indette le consultazioni popolari. I comuni che non lo hanno già fatto, dovranno comunicare entro 15 giorni dall'entrata in vigore della norma, la propria decisione di 'trasloco' alla Regione, da sottoporre poi al voto popolare. Da ciò, hanno spiegato i promotori, discende l'esigenza di posticipare le elezioni degli organi provinciali. Il termine previsto per indire le elezioni scadeva inizialmente domani (già posticipato nella precedente legislatura) e con questa norma, che punta anche a prendere tempo in attesa che a livello nazionale si sciolga il nodo sulle consultazioni di primo o secondo livello, si vuole garantire ai comuni interessati da referendum, la rappresentanza all'interno dell'ente prescelto. La terza disposizione, conseguente, della legge è la proroga dei commissari delle province nominati a settembre 2024 per gestire il passaggio fino alle elezioni. Critiche dalla minoranza di centrodestra che ha parlato di "un'ennesima proroga" e "dei soliti ritardi". Per molti esponenti dell'opposizione sarebbe stato preferibile "votare subito anche con l'elezione di secondo livello e non perdere altro tempo". (ANSA).

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