Onu: 2023, tragico aumento numero di Rohingya morti in mare

569 rifugiati Rohingya sono morti, o risultano dispersi
epa11036778 Rohingya refugees rest at a temporary shelter in Sabang, Aceh province, Indonesia, 19 December 2023. More than 150 Rohingya people, mostly women and children, are accommodated by the local government amid residents' protests about their presence. According to data by UNHCR, almost 1500 more Rohingya refugees have arrived in Indonesia's Aceh province since the beginning of November 2023, with several waves of voyages headed to Indonesia and Malaysia predicted for the year. EPA/HOTLI SIMANJUNTAK
epa11036778 Rohingya refugees rest at a temporary shelter in Sabang, Aceh province, Indonesia, 19 December 2023. More than 150 Rohingya people, mostly women and children, are accommodated by the local government amid residents' protests about their presence. According to data by UNHCR, almost 1500 more Rohingya refugees have arrived in Indonesia's Aceh province since the beginning of November 2023, with several waves of voyages headed to Indonesia and Malaysia predicted for the year. EPA/HOTLI SIMANJUNTAK

GINEVRA, 23 GEN - Circa 569 rifugiati Rohingya sono morti, o risultano dispersi, durante traversate mortali via mare nel 2023 : è il dato di dispersi o morti nelle acque nel Mare delle Andamane e nel Golfo del Bengala più alto dal 2014, quando il totale raggiunse 730, ha deplorato oggi a Ginevra l'Unhcr l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Le stime mostrano che nel 2023 un Rohingya sarebbe morto o scomparso per ogni otto persone che tentavano di partire e via mare nel sudest asiatico. Ciò rende il Mare delle Andamane e il Golfo del Bengala uno dei tratti d'acqua più mortali al mondo, ha affermato il portavoce dell'UNHCR, Matthew Saltmarsh. La maggior parte di coloro che hanno tentato questi viaggi erano bambini e donne: circa il 66% di coloro che hanno intrapreso questi viaggi mortali. I rifugiati sono partiti dal Bangladesh e, in misura minore, dal Myanmar, ha precisato il portavoce. I sopravvissuti hanno condiviso resoconti terrificanti di abusi e sfruttamento durante il viaggio, compresa la violenza di genere, ha aggiunto.. "Queste cifre- ha detto Matthew Saltmarsh - ci ricordano in modo agghiacciante che l'incapacità di agire per salvare le persone in pericolo causa morte. Sempre più persone disperate muoiono sotto la sorveglianza di numerosi Stati costieri in assenza di soccorsi tempestivi e di sbarchi nel luogo sicuro più vicino". (ANSA).

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