Branded content

Geopolitica e sfide economiche per il 2025

Torna a Udine "Open Dialogues for the Future" con la direzione scientifica di Federico Rampini.

Dopo il successo degli anni precedenti, torna a Udine, per la sua terza edizione, "Open Dialogues for the Future" (ODFF), l’evento che esplora i temi geopolitici internazionali e i loro impatti socioeconomici. L’appuntamento per il 2025 è fissato per giovedì 6 e venerdì 7 marzo, con incontri che coinvolgeranno esperti, leader istituzionali, accademici e imprenditori, confermando il forum come un’importante piattaforma di confronto globale.

L'iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine, in collaborazione con The European House – Ambrosetti e con la direzione scientifica di Federico Rampini. «Grazie alla collaborazione della Regione Fvg, del Comune di Udine e di Fondazione Friuli che, assieme alla partecipazione dell’Università ci garantiscono una condivisione istituzionale davvero importante, il nostro Open Dialogues 2025 sarà un evento partecipato e diffuso nel cuore della città di Udine, storicamente crocevia di popoli e culture e con una spiccata apertura verso tutto il mondo» dichiara Giovanni Da Pozzo, presidente Camera di Commercio Pordenone-Udine. «Un luogo ideale per un confronto a più voci tra autorevoli esperti internazionali, analisti e imprenditori, utile ad aiutare tutti noi a leggere e interpretare meglio questa complessa realtà geopolitica e geo-economica globale in cui siamo immersi, con le nostre imprese, le nostre economie e più in generale con le nostre vite».

 

Un’edizione cruciale tra geopolitica e sfide economiche del 2025

Il 2025 si presenta come un anno decisivo, con un nuovo governo Trump negli Stati Uniti e conflitti internazionali che continuano a incidere sulle dinamiche globali. «L'America di Trump sorprende, sconcerta, spaventa molti europei» spiega Federico Rampini, direttore scientifico Open Dialogues for the Future «La Germania apre un nuovo capitolo politico e di governo. Due

Il Forum Open Dialogues for the future è l'appuntamento ideale per diradare il polverone, uscire dalla modalità del panico permanente, andare in profondità. Il mondo delle imprese in particolare ha bisogno di uno sguardo lucido e nervi saldi, per affrontare il nuovo scenario». Uno scenario che vede il Friuli Venezia Giulia particolarmente sensibile al futuro, in termini politici, culturali ma anche economici e di business. «Il Fvg è crocevia d'Europa e regione votata all'export, Germania e Usa in primis, su cui continueremo a puntare per lo sviluppo della nostra economia» aggiunge l’assessore regionale alle attività produttive Sergio Emidio Bini «Personalmente, pur essendo un europeista convinto, sono anche critico nei confronti delle non-politiche industriali che l'Europa sta mettendo in piedi. Quello che mi preoccupa è una certa timidezza da parte dei vertici europei ad affrontare seriamente temi della competitività del continente, che influenzano fortemente il nostro Paese. Sarà dunque interessante ascoltare i dibattiti che Open Dialogues propone, perché ci portano al centro degli eventi in cui tutti siamo coinvolti in prima persona».

 

La struttura dell’evento: tra rischi e opportunità, anche per i giovani.

Open Dialogues for The Future si sviluppa in due giornate suddivise, ciascuna, in due moduli (mattina e pomeriggio). La mattina del primo giorno sarà dedicata a introdurre “il mondo che cambia: scenario geopolitico fra due guerre e tre continenti” mentre, nel pomeriggio, lo scenario geo-economico sarà al centro di un dibattito che affronterà la situazione di Italia, Francia e Germania anche grazie al contributo, in videocollegamento, dell’ex direttore della Cia David Petreus. La seconda mattinata sarà concentrata a comprendere meglio gli Stati Uniti, fra strategie internazionali e dinamiche interne della superpotenza americana, con un focus sui rapporti economici tra Nord America e Friuli Venezia Giulia. Il pomeriggio conclusivo sarà, come sempre, dedicato ai giovani, con un dibattito che porrà al centro le opportunità date dall’innovazione e dall’iniziativa imprenditoriale in un contesto complesso e pieno di sfide come quello che si apre con i nuovi scenari geopolitici globali.

 

I luoghi di Open Dialogues for the future

Oltre alla sede della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, la terza edizione si apre nuovamente agli attori della vita economica e sociale della città, grazie alla collaborazione dei partner istituzionali. Per il 2025, il sipario si alzerà giovedì 6 mattina nella Chiesa di san Francesco, attigua alla sede camerale, e quindi il forum proseguirà giovedì 6 pomeriggio nella sede storica della Fondazione Friuli. La mattina della seconda giornata prenderà il via proprio in Camera di Commercio, in sala Valduga (piazza Venerio), mentre l'evento conclusivo del venerdì 7 pomeriggio sarà a poca distanza, all’Auditorium Sgorlon dell’Università di Udine, in via Margreth. I panel di Open Dialogues for The Future saranno a ingresso libero su prenotazione. Questa andrà effettuata tramite modulo online dal sito www.opendialogues.eu dal quale sarà possibile seguire gli eventi anche in modalità streaming.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto