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Lasciarsi avvolgere dai colori delle farfalle

Verso la fine degli anni Settanta in Inghilterra nasce la prima Butterfly House, in italiano anche detta Casa delle farfalle: una serra tropicale in cui si può ricreare l’ambiente di foresta pluviale tropicale dove poter ospitare vere farfalle tropicali che volano e si riproducono liberamente. È in Italia l’eccellenza del settore

Foto: Francesco Barbieri
Foto: Francesco Barbieri

Camminare spensierati seguendo il percorso di una farfalla che vola libera nell’aria, senza pensare di fermarla, ma solo seguendo il suo viaggio con a disposizione tutto il tempo che si desidera. Passeggiare in mezzo a uno “zoo” di piccoli insoliti animali, come i mimetici insetti stecco e insetti foglia, scarabei di 15 centimetri e millepiedi giganti. Tutto questo è possibile in una “foresta tropicale” nel Nord d’Italia.

Foto: Francesco Barbieri
Foto: Francesco Barbieri

La Casa delle farfalle di Bordano

È ciò che accade a Bordano, un piccolo paese a nord di Udine che conta circa 600 abitanti e giace ai piedi delle montagne, sulle rive del fiume Tagliamento tra Gemona e il Lago di Cavazzo. Qui si trova la più grande Casa delle farfalle (www.bordanofarfalle.it) esistente in Italia, il più importante ecosistema tropicale della penisola che ospita centinaia di farfalle provenienti da America, Asia e Amazzonia. Le farfalle colorate volano libere in mezzo agli ospiti, insieme a molti altri insetti, piccoli mammiferi, rettili e roditori.

Morpho helenor. Foto: Francesco Barbieri
Morpho helenor. Foto: Francesco Barbieri

Tre serre per 1.000 metri quadrati

Sono infatti a disposizione del visitatore 1.000 metri quadrati di serre, aperte ogni giorno da marzo a ottobre, dalle 10 alle 18 (ultima entrata alle 17), suddivise in 3 ambienti distinti dal punto di vista biogeografico tra Africa, Asia e America tropicale. In ogni serra si possono ammirare farfalle, piante e altri animali originari della stessa regione. Centinaia di farfalle da contemplare senza alcuna barriera, passeggiando all’interno del loro ambiente naturale.

Foto: Francesco Barbieri
Foto: Francesco Barbieri

50.000 visitatori all’anno

Aperta nel 2003, oggi la Casa delle farfalle di Bordano riceve circa 50.000 visitatori all’anno, molti stranieri e si posiziona tra le eccellenze del Friuli Venezia Giulia sia per il settore turistico che per quello educativo. L’attività con le scuole, sempre privilegiata, porta infatti migliaia di bambini a scoprire le bellezze della natura. Nel corso degli anni la struttura è stata ampliata ed è diventata un importante centro di educazione e sensibilizzazione su flora e fauna, sia tropicale che autoctona, visto che il Friuli Venezia Giulia racchiude la maggiore riserva di biodiversità di tutto il continente Europeo.

Caligo Eurilochus. Foto: Francesco Barbieri
Caligo Eurilochus. Foto: Francesco Barbieri

Il progetto PolliNation

Oltre a numerose mostre, nel giardino esterno si può visitare “PolliNation”, un cammino multisensoriale avviato in occasione dei 20 anni della Casa delle farfalle. Si tratta di un “percorso botanico per impollinatori” organizzato in diverse sezioni, ognuna dedicata a una tipologia di impollinatori. Lo scopo è duplice: se da un lato mira a educare sull’evoluzione parallela di piante e animali e a sensibilizzare sul tema dell’impollinazione, dall’altro si pone come progetto pilota per promuovere localmente una nuova visione delle aree verdi pubbliche (e private) quali elementi che abbinano un fattore pratico/estetico con la conservazione della biodiversità.

Foto: Francesco Barbieri
Foto: Francesco Barbieri

Un museo di storia naturale dedicato alle farfalle e alle falene

E ancora si può apprezzare MUFFFA, ovvero il primo “Museo delle FarFalle e delle FAlene”: un progetto della cooperativa Farfalle nella testa, che gestisce la Casa delle farfalle. Inaugurato nel 2020, con la collezione entomologica di Francesco Barbieri, direttore scientifico della cooperativa e della Casa delle farfalle, e oggi arricchitosi di svariate collezioni che sono state donate al Museo, il progetto intende formalizzare l’attività di ricerca, oltre che espositiva, che già si stava portando avanti da parecchi anni. Perché, come diceva Primo Levi «La farfalla è una vera fabbrica di colori».

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