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Rinosettoplastica: il naso che desideri, il benessere che meriti e chirurgia robotica contro l’artrosi

Rinosettoplastica e chirurgia robotica per la cura dell’artrosi cronico-degenerativa sono alcune delle specializzazioni di eccellenza che il Policlinico Triestino S.p.A. offre ai suoi pazienti grazie ad un sistema di cure che unisce competenza, innovazione tecnologica e qualità.

Forte di un’esperienza di lungo corso e una presenza sul territorio quasi centenaria, Politecnico Triestino conta su di una rete di strutture accreditate in Friuli, Isontino e nella provincia di Trieste che comprende 8 studi biomedici e 6 strutture accreditate. Tra queste la casa di cura Salus di Trieste e la Pineta del Carso ad Aurisina (TS) sono le strutture che offrono in questi due ambiti non solo una tradizione di competenza e professionalità di primo livello ma anche un tasso di innovazione nelle modalità di intervento che si conferma tra i più avanzati in tutta Italia.

Dott. Alessandro Varini
Dott. Alessandro Varini

Ma cos’è la Rinosettoplastica?

La rinosettoplastica consente di correggere sia le problematiche funzionali che quelle estetiche del naso» spiega il dr. Alessandro Varini, responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria della Salus di Trieste. «Un naso armonioso e ben funzionante contribuisce al benessere generale della persona, migliorando la qualità della vita».

L’intervento unisce due attività chirurgiche differenti: la settoplastica (che corregge il setto nasale interno) e la rinoplastica (che rimodella l’aspetto esteriore del naso). Un intervento indicato sia per risolvere problemi respiratori, sia per correggere imperfezioni estetiche congenite o causate da traumi.

Dott.ssa Caterina Stafuzza
Dott.ssa Caterina Stafuzza

Perché il naso non è semplicemente un elemento estetico del nostro volto, ma un organo essenziale che influenza profondamente la nostra qualità di vita. Ogni respiro, ogni profumo, ogni emozione è mediata da questo piccolo ma fondamentale dettaglio anatomico. Attraverso di esso, l’aria che respiriamo viene filtrata, riscaldata e umidificata, permettendoci di vivere con salute e vitalità. È il nostro primo contatto con i ricordi attraverso gli odori, influenzando emozioni, sicurezza e relazioni sociali.

Quando però la forma del naso o il setto nasale presentano alterazioni, non sono soltanto l’estetica e la simmetria facciale a risentirne, ma anche la nostra serenità quotidiana. In questi casi, la rinosettoplastica si configura come una soluzione concreta, capace di restituire armonia e fiducia.

E l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria della Salus di Trieste, con oltre trent’anni di esperienza, è un punto di riferimento internazionale per la chirurgia nasale.

La chirurgia robotica per l’artrosi

Ma se respirare male è debilitante altrettanto lo è muoversi male. E l’artrosi è una malattia cronico-degenerativa che colpisce milioni di persone, causando dolore, rigidità articolare e una progressiva perdita di mobilità. Oggi, grazie alla chirurgia robotica, si apre una nuova frontiera nella cura di questa patologia. E tra i primi medici in Italia ad aver adottato il robot Velys per la chirurgia protesica del ginocchio c’è il dr. Piergiorgio Bertolin, specialista ortopedico in servizio presso la Casa di Cura Salus di Trieste e alla Pineta del Carso due strutture del Policlinico Triestino.

«Questa patologia» spiega il dr. Bertolin «si manifesta con il deterioramento progressivo della cartilagine articolare, il “rivestimento” liscio e protettivo che consente alle ossa di scorrere l’una sull’altra senza attriti. Quando questa cartilagine si consuma, il movimento diventa doloroso e difficoltoso. La malattia può essere legata a una predisposizione genetica o all’età, ma spesso è di natura meccanica: traumi, lesioni sportive, fratture o deviazioni dell’asse del ginocchio possono alterare il corretto bilanciamento articolare, innescando un consumo asimmetrico della cartilagine. Immaginate il ginocchio come una ruota d’automobile. Se la ruota non è ben allineata, lo pneumatico si consuma prima e in modo irregolare. Lo stesso accade al ginocchio».

In questo campo il sistema di chirurgia robotica Velys, rappresenta una delle tecnologie più avanzate: si tratta di un assistente intelligente che non opera al posto del chirurgo, ma lo guida nel compiere tagli ossei millimetrici e personalizzati, senza la necessità di una Tac pre-operatoria. Durante l’intervento, vengono applicati dei sensori sulle ossa del ginocchio, che comunicano con una telecamera. Il robot elabora una mappa 3D dell’articolazione, analizza le tensioni legamentose e propone un piano chirurgico su misura. Il chirurgo effettua quindi i tagli ossei con il supporto del braccio robotico, che garantisce una precisione mai raggiunta prima.

Una modalità operatoria che presenta notevoli vantaggi per il paziente.

«L’obiettivo principale di questa particolare modalità di intervento» chiarisce il dr. Bertolin «è il corretto bilanciamento del ginocchio, fondamentale per la durata della protesi. Una protesi ben allineata consente un recupero più rapido, meno dolore post-operatorio e una maggiore stabilità nel lungo termine. In passato si cercava di ottenere lo stesso risultato su ogni paziente, a scapito delle differenze individuali. Oggi, con la robotica, il ginocchio viene trattato come un abito su misura: adattiamo ogni aspetto dell’intervento alle caratteristiche anatomiche specifiche della persona».

Una tecnologia che il Policlinico Triestino ha adottato per primo in Italia e che ha portato risultati eccellenti a pazienti provenienti da tutto il Paese.

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