Benzina sopra i due euro in autostrada, la mappa dei prezzi a Nord Est
Con il nuovo anno il costo del carburante è tornato a salire. Aumento che si fa sentire anche sulle arterie di Veneto e Friuli Venezia Giulia, con l’A4 in prima fila
La risalita dei prezzi di benzina e gasolio va avanti da giorni, ma nelle ultime ora lo ha fatto con una brusca accelerata. Se ne sono accorti gli automobilisti, e i dati confermano questa tendenza.
Come rilevato dal Codacons, infatti, in alcuni distributori sulle autostrade la benzina raggiunge punte che superano i 2,40 euro al litro in modalità servito, e i 2 euro al litro in modalità self. E quanto ai rincari, il Nord Est (e l’A4 in particolare), non fanno eccezione.
Un aumento previsto da diversi analisti le cui cause sono da ricercare nel rincaro dei costi di miscelazione dei biocarburanti che si è verificato dallo scorso primo gennaio: una novità che, secondo i calcoli di Staffetta Quotidiana, vale circa due centesimi al litro.
I prezzi nelle autostrade del Nord Est
Anche sulle principali arterie urbane e autostradali di Veneto e Friuli Venezia Giulia i distributori hanno applicato i rincari. Stando ai dati registrati l’11 gennaio dell’Osservatorio del ministero delle Imprese e del Made in Italy, sull’A4 i prezzi più alti si registrano prezzo la stazione di Duino Sud, dove la benzina fai da te arriva ai 2.018 euro al litro, mentre 1.948 euro al litro è il costo al litro del diesel.
Il distributore più economico della tratta, invece, risulta essere quello di Fratta Sud, dove la benzina costa 1,777 euro al litro e il gasolio 1,722 euro al litro, sempre considerando la modalità self.
Spostandoci sulla A28 Portugruaro-Conegliano, le stazioni più onerose sono quelle di Porcia Nord e di Brugnera Sud, dove i prezzi sono in fotocopia: il senza piombo scavalla di poco la soglia psicologica dei due euro al litro, mentre il gasolio si attesta sui 1.918 euro al litro. Va meglio sulla A23 Palmanova-Udine-Tarvisio, dove il prezzo massimo sono i 1,899 euro al litro per la verde e i 1,829 euro al litro per il gasolio.
La replica del Mimit
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si difende sottolineando che il prezzo medio per la giornata di sabato 11 gennaio negli oltre 20mila distributori del Paese è pari a 1,699 euro per il gasolio e a 1,796 euro per la benzina, mentre il prezzo medio sulla rete autostradale nazionale è per il gasolio pari a 1,806 euro e per la benzina a 1,896 euro.
«Vi sono alcuni distributori lungo la rete autostradale – scrive il ministero – che praticano un prezzo più alto nella modalità servito. Al contempo è bene considerare che vi siano migliaia di operatori che, ad oggi, praticano un prezzo in linea o anche più basso della media nazionale. Proprio per questo è importante continuare a promuovere la trasparenza e la corretta informazione verso i consumatori, evitando di diffondere fake news».
I motivi dei rincari
Come detto, all’origine di questo incremento c’è il rincaro dei costi di miscelazione dei biocarburanti. Secondo i calcoli effettuati da Staffetta Quotidiana, tra il Natale e l'Epifania i prezzi di benzina e gasolio alla pompa sono aumentati di cinque centesimi al litro, a fronte di una salita delle quotazioni dei prodotti raffinati pari a circa tre centesimi al litro. I due centesimi/litro di differenza tra i due valori sono dovuti, appunti, alle maggiorazioni dei costi di miscelazione.
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