Caso scommesse a Udine: i pm indagano su altre partite giocate dal portiere Okoye

Non solo Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024, sotto la lente sono finite le ammonizioni rimediate dall’estremo difensore dei friulani nelle ultime due stagioni

Simone Narduzzi
Okoye in uscita nei minuti finali di Lazio-Udinese del marzo 2024
Okoye in uscita nei minuti finali di Lazio-Udinese del marzo 2024

Lazio-Udinese, e poi? Si allarga l’inchiesta legata al caso delle scommesse effettuate in occasione del match giocato, e vinto, dai bianconeri lo scorso 11 marzo allo stadio Olimpico. Allora, il risultato del campo fu 1-2. Ancora da decifrare quello delle indagini per il reato di truffa che vedono per protagonista il portiere del club friulano Maduka Okoye. E che potrebbero andare a estendersi, a ritroso, anche verso altri incontri disputati dall’estremo difensore durante la sua permanenza a Udine: una parentesi sportiva aperta, sul campo, con il suo esordio del 30 dicembre 2023, in casa, contro il Bologna (3-0).

Caso Okoye: sono quattro gli indagati per le scommesse su Lazio-Udinese
Il portiere dell’Udinese, Maduka Okoye, è indagato dalla Procura per l’ipotesi di truffa. L’inchiesta coinvolge altre tre persone

Sotto la lente del pubblico ministero Maria Caterina Pace, a cui è stato assegnato il fascicolo relativo all’intera vicenda, i cartellini gialli rimediati dal numero 40 della Zebretta: tre in tutto, uno dei quali ricevuto proprio al diciannovesimo del secondo tempo nella partita giocata di fronte alla Lazio. Come da scommessa, questa legata per l’appunto al fatto che il portiere si facesse ammonire prima del fischio finale.

Gli altri gialli risalgono a Bologna-Udinese del 28 aprile 2024 (1-1) e Bologna-Udinese del 18 agosto 2024, anche quello terminato 1-1: stesso anno solare, due campionati diversi.

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Non vengono però tralasciati quei cartellini che, potenzialmente, il giocatore avrebbe potuto vedersi infliggere a fronte di altre possibili scommesse. Trentasette le presenze registrate fin qui dal nazionale nigeriano in maglia bianconera, altrettante le gare prese per tale motivo in esame.

Al vaglio della polizia giudiziaria, dunque, ogni possibile segnalazione che testimoni ulteriori anomalie di puntate oltre a quella rilevata grazie all’algoritmo della Snai per la gara dell’11 marzo.

Le scommesse, all’epoca, vennero portate all’attenzione dell’Agenzia dogane e monopoli, gli accertamenti che poi fecero allertare la Procura della Figc. Da quest’ultima, infine, la decisione di coinvolgere la Procura di Udine.

Insieme a Okoye, difeso da Maurizio Conti, e a Diego Giordano, titolare della pizzeria Biffi (il suo legale è Vincenzo Cinque), a finire nel registro degli indagati sono stati anche l’imprenditore Mario Bordon (assistito dagli avvocati Stefano Buonocore e Marco Galletti) e il titolare del punto Snai di viale Tricesimo Zhang Lingling (difeso da Andrea Tascioni).

Tutti loro sono stati sottoposti a una perquisizione da parte del personale della squadra mobile, finalizzata al ritrovamento delle ricevute delle giocate effettuate.

Okoye, al momento, è l’unico calciatore coinvolto nell’indagine. Prima del termine dell’inchiesta e quindi prima che il fascicolo torni alla Procura federale al fine di accertare eventuali responsabilità sportive dello stesso, non si può escludere a priori che altri colleghi del giocatore possano venire coinvolti nei fatti.

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