La strana storia dell’ex Delta di Baggio all’asta per beneficenza e i soldi mai arrivati alla Città della Speranza
La Fondazione di Padova denuncia il mancato versamento dei fondi provenienti dalla vendita della Lancia gialla appartenuta al Divin Codino. Il promotore dell’asta si difende: «Darò i 230 mila euro al sociale»

«Non c’è niente di peggio che speculare sulla beneficenza, è la cosa peggiore che un essere umano possa fare, speculare sulle malattie, sulla sofferenza». Stefania Fochesato, fundraiser della Fondazione Città della Speranza, è la prima ad entrare in contatto con Giorgio Allegrini, 42 anni, di Lucca, presidente dell’associazione “Stella di Cuori Aps” fondata nel 2009.
Il lavoro di Fochesato è organizzare eventi per raccogliere fondi. «Giorgio ed io ci siamo visti, mi ha detto “Guarda ho questa meravigliosa Lancia Delta Integrale Gialla appartenuta a Roberto Baggio, il mio mito, me l’ha anche firmata, l’auto ha vinto numerosi campionati di Rally, il mio sogno è venderla all’asta e donare in beneficenza l’intero ricavato, al netto delle spese. Organizziamo una evento? Conosco tanti piloti e sportivi”. L’idea mi è parsa bellissima» racconta Fochesato.
Il 31 gennaio l’Associazione “Stella di Cuori” scrive una mail alla Fondazione Città della Speranza impegnandosi a donare almeno 45 mila euro: “Abbiamo deliberato l’aumento del sostegno nei vostri confronti ad una cifra minima stimabile in 45 mila euro che potrebbe aumentare in base al risultato della vendita dell’auto» si legge nel documento.
La festa nella Torre della ricerca a Padova viene organizzata il 10 settembre scorso ed è un successo: partecipano Riccardo Patrese, Stefano Tacconi, Loris Capirossi, Sebastien Frey, Kristian Ghedina, pure il fratello di Roberto Baggio. Sale sul palco Vittorio Brumotti, l’inviato di Striscia la notizia.
Oltre alla Fondazione benefica padovana che fa ricerca sulle malattie oncologiche pediatriche, Allegrini si impegna con altre tre associazioni, è tutto sul sito stelladicuori.org: la fondazione Vialli e Mauro che si occupa di ricerca per la Sla, la Fondazione Pupi che si prende cura di bambini poveri in Argentina e la Nazionale Piloti onlus.
A metà febbraio Allegrini vende la Delta gialla in un’asta on line a 230mila euro, la compra un signore lombardo. Ma i soldi alla Città della Speranza e alle altre tre realtà benefiche non arrivano.
«E’ una storia triste - sbotta il generale Stefano Lupi, amministratore delegato dell’Istituto ricerca pediatrica - Allegrini ha sfruttato il nostro nome, ha usato la nostra serietà, siamo pronti ad agire per vie legali. L’accordo era di firmare quanto prima un contratto, per mettere nero su bianco il suo impegno nei nostri confronti, ma si nega. E’ una questione di rispetto verso le persone che ogni giorno fanno di tutto e di più per raccogliere fondi, donando cuore e tempo. E’ giusto far sapere che non ci si comporta così».
«E’ la prima volta che succede una cosa del genere - tuona il fondatore Franco Masello -. di solito stiamo molto attenti. Ci siamo fidati, ma avevo il sospetto che la persona non fosse completamente onesta».
Le spese per la festa sono state interamente sostenute dai volontari della Fondazione: dal trasporto dell’automobile al buffet. «So che Brumotti non lo mollerà» chiude Lupi.
Giorgio Allegrini raggiunto al telefono rilascia dichiarazioni fumose: «Quello che è certo - dice - è che i 230 mila euro al netto delle spese verranno interamente donati al sociale. Non escludo di dare qualcosa alla Fondazione Città della speranza. Tutto verrà dimostrato». E si difende: «L’evento in Torre non è stato creato attorno alla vettura che fu di Baggio, ma per far conoscere ancora di più la Fondazione, ho invitato tanti campioni». All’evento oltre alla Lancia Delta gialla, ne fu esposta un’altra, rossa, che appartiene sempre ad Allegrini.
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