La compagnia Fwu verso la liquidazione: a Nord Est sono migliaia i risparmiatori coinvolti

L’Autorità di vigilanza lussemburghese ha presentato al tribunale domanda di scioglimento della società. Tra Veneto e Friuli Venezia Giulia erano moltissime le polizze sottoscritte

Maurizio Cescon

Dopo il caso Eurovita che, nel 2023 ha tenuto con il fiato sospeso 400 mila risparmiatori di tutta Italia che per quasi un anno hanno visto congelati i capitali delle loro polizze fino alla positiva soluzione della vicenda, torna oggi sotto i riflettori, per gli stessi motivi, un’altra compagnia assicurativa. Si tratta della Fwu life insurance lux, una società lussemburghese autorizzata a vendere i propri prodotti anche in Italia.

E i risparmiatori che hanno sottoscritto le assicurazioni sono 120 mila in tutto il territorio nazionale, ma molti, moltissimi sono i veneti. Le polizze, come nel caso Eurovita, non venivano collocate dalle banche, ma da agenzie di brokeraggio specializzate. E quelle che hanno piazzato le polizze Fwu in Veneto sono ben 8, che operano tra le province di Verona, Vicenza e Treviso. Una sola, invece, in Friuli Venezia Giulia, a Pordenone, ma con un portafoglio clienti piuttosto importante.

Numeri ufficiali di quanti siano i risparmiatori veneti e friulani coinvolti nella vicenda Fwu non ce ne sono, ma è credibile una cifra tra gli 8 e i 10 mila in Veneto e un migliaio in Friuli Venezia Giulia. Anche perché il collocamento di Fwu è attivo già da una ventina di anni e i risparmiatori coinvolti sono famiglie giovani, che puntavano ad accumulare un gruzzoletto utile per ogni evenienza. L’importo medio delle polizze sottoscritte è di circa 7, 8 mila euro per un impatto complessivo di 400 milioni di euro.

Ma cosa può accadere adesso ai capitali investiti? La società capogruppo lussemburghese aveva avuto accesso, nel luglio del 2024, a un piano semestrale per trovare una soluzione in modo da ripristinare i valori di solidità patrimoniale che si erano deteriorati e non erano più in linea con i parametri europei. In questi sei mesi, dunque, era scattato il congelamento del riscatto delle polizze, esattamente come era accaduto per l’italiana Eurovita.

I sei mesi in cui trovare la soluzione sono scaduti il 19 gennaio, ma purtroppo per i risparmiatori coinvolti non è stato presentato nessun piano di salvataggio, nessun cavaliere bianco disposto a rilevare Fwu. E così nei giorni scorsi l’Autorità di vigilanza lussemburghese Commissariat aux assurances (Caa) ha presentato al tribunale del Granducato una domanda di scioglimento e messa in liquidazione coatta dell’impresa.

Quali sono gli scenari che dunque si aprono, visto che la metà dei risparmiatori complessivi di Fwu sono italiani e molti di loro nordestini? «Non è facile fare previsioni perchè si tratta di un caso complicato - spiega l’avvocato udinese Barbara Puschiasis, che è presidente dell’associazione di tutela Consumatori attivi a cui stanno arrivando diverse chiamate di detentori di polizze Fwu che, allarmati, chiedono consigli - . Si va incontro a una procedura concorsuale, bisognerà vedere cosa stabilità l’Autorità giudiziaria del Lussemburgo. Per quanto riguarda le somme che potranno essere recuperate dai consumatori c’è una magra consolazione.

Gli investimenti di Fwu erano depositati in un fondo che fa capo a Crédit Agricole. Si potrà eventualmente recuperare il controvalore di questi investimenti, ma è molto improbabile che si possa riottenere interamente il capitale versato: dipenderà dall’andamento dei fondi che sottintendevano la polizza. Passerà del tempo e i valori degli stessi fondi potranno variare. In ogni caso, appurato che Fwu non è più in grado di garantire le condizioni contrattuali, i risparmiatori non sono tenuti a pagare i ratei dei piani di accumulo». 

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