Electrolux, 30 milioni per il sito di Porcia. Ma i sindacati: «Confermati gli esuberi»
Martedì 12 marzo si è tenuto il tavolo ministeriale. Le rassicurazioni dell’assessore regionale Bini

PORDENONE. «Un tavolo per noi negativo quello di oggi, in cui l'azienda conferma il quadro di mercato difficile e ribadisce alla fine la necessita di determinare degli esuberi, dipinti come parte di un piano di semplificazione e riduzione dei costi».
Lo afferma Sasha Colautti, per l'esecutivo nazionale di Usb, che martedì 12 marzo ha partecipato al tavolo ministeriale sulla vertenza Electrolux.
«Ci aspettavamo - aggiunge - da parte delle istituzioni, in particolare quelle locali, una reazione più dura nei confronti dell'azienda». Usb «è intervenuta criticamente sul piano presentato da Electrolux», che «mette in discussione quelle figure chiave» della transizione digitale ed ecologica.
«La nostra organizzazione è stata purtroppo l'unica inoltre ad accennare al rischio di tenuta sul sito di Pordenone, il Datacenter, dove proporzionalmente gli esuberi impattano di più».
«Abbiamo evidenziato al ministero - riferisce Colautti - il rischio di depauperamento delle competenze, l'esternalizzazione di queste funzioni e un quadro che vede già oggi in atto un travaso di posizioni chiave verso la Svezia.
Questo passaggio è passato inascoltato dall'azienda, presente col suo ad, che non ha fornito alcuna rassicurazione in merito».
Secondo Usb, infine, è «grave» che nel piano strategico dell'azienda «sul Datacenter di Pordenone non ci sia nemmeno mezza riga o mezza parola».
«Dal confronto odierno al ministero delle Imprese e del made in Italy è emersa la centralità per Electrolux dei siti italiani, e di quello di Porcia in particolare, con un importante piano di investimento che abbraccia i campi della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione (oltre 100 milioni di euro nel complesso).
Ringrazio il ministro Ciriani, il sottosegretario Bergamotto, i vertici aziendali e tutte le parti intervenute in questo incontro nazionale, nel quale sono state delineate con chiarezza da un lato le criticità da superare in merito al difficile contesto macroeconomico attuale, caratterizzato da un eccessivo squilibrio nel costo delle materie prime a vantaggio dei paesi asiatici, dall'altro le strategie che l'azienda intende adottare per salvaguardare la tenuta del settore elettrodomestico in Italia e le garanzie richieste dalla rappresentanza dei lavoratori.
La Regione, dal canto suo, continuerà ad assicurare il proprio sostegno, come già confermato in occasione dei precedenti tavoli».
Questo, in sintesi, il pensiero espresso dall'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, che ha rappresentato la Regione al "tavolo" svoltosi a Roma sul tema della vertenza Electrolux.
All'incontro, che fa seguito a quello organizzato lo scorso mese sul settore dell'elettrodomestico italiano, hanno partecipato tra gli altri il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il sottosegretario al Mimit Fausta Bergamotto, l'amministratore delegato di Electrolux Italia Massimiliano Ranieri, i rappresentanti istituzionali delle Regioni in cui hanno sede gli stabilimenti italiani della multinazionale e le sigle sindacali.
Secondo Bini, il rilancio del comparto del bianco dipende «non solo dall'Italia, ma anche da un'azione politica forte che l'Europa è chiamata a mettere in campo, al fine di ridare competitività alle imprese insediate nel nostro territorio e di evitare tagli occupazionali.
È necessario - ha indicato l'assessore - stabilire nuove regole che permettano alle nostre imprese di competere alla pari del resto del mondo; per questo, serve un'azione congiunta e coordinata da parte di istituzioni, sindacati e aziende stesse».
Nel corso dell'incontro, l'ad di Electrolux Italia Ranieri ha confermato che gli investimenti sul sito di Porcia per il 2023-24 superano i 30 milioni di euro, con l'obiettivo di avviare un percorso di trasformazione dell'area tecnologica.
Sul fronte dell'occupazione, l'azienda ha inoltre ribadito la disponibilità a ricorrere a strumenti di ammortizzazione sociale e decontribuzione, riduzione del cuneo fiscale e flessibilità contrattuale.
Il ministro Ciriani ha osservato come gli investimenti confermati da Electrolux testimonino la volontà della multinazionale di continuare a investire in Italia, auspicando successivamente una piena collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti per rilanciare l'azienda e il settore senza ripercussioni negative sui lavoratori.
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