Fare chiarezza sugli attimi di disperazione
Il ministro a Musumeci ha chiesto un rapporto sulla cronologia della terribile vicenda. C’è da capire e chiarire se quei momenti concitati e drammatici hanno avuto il percorso corretto, se è trascorso troppo tempo dall’allerta agli aiuti
Accuse velate, frasi e commenti a vanvera pronunciati mentre Bianca, Patrizia e Cristian lottavano contro le acque impetuose del Natisone e i passanti filmavano e chiosavano, immagini catapultate ovunque e fotogrammi conficcati nei nostri occhi come spilli.
E tante, tante domande: i tre ragazzi potevano essere salvati? Ci sono stati ritardi negli interventi? Qualcosa si è inceppato? A guardare quelle immagini e a rivivere quegli istanti tutti abbiamo provato un grande senso di impotenza. Una tragedia di dimensioni mastodontiche, che ha inghiottito tre giovani vite, ha distrutto famiglie e sconvolto le comunità.
Il ministro a Musumeci ha chiesto un rapporto sulla cronologia della terribile vicenda. C’è da capire e chiarire se quei momenti concitati e drammatici hanno avuto il percorso corretto, se è trascorso troppo tempo dall’allerta agli aiuti. Il “senno di poi” non cambia il destino. Sarebbe di conforto, anche se minimo, avere risposte al più presto. È un dovere morale ricostruire quegli attimi per la loro memoria e per il rispetto dei familiari.
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