Federica Manzon con 'Alma' vince il Premio Campiello con 101 voti
La scrittrice pordenonese si impone su Franchini e Trevi. A Rumiz il premio alla carriera

Federica Manzon con Alma (Feltrinelli) ha vinto con 101 voti la 62/ma edizione del Premio Campiello. I voti espressi sono stati 287 su 300 votanti della Giuria Popolare di Lettori Anonimi. La proclamazione è avvenuta nella storica sede del Gran Teatro La Fenice di Venezia. A consegnare il Premio sono stati Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Il Campiello, e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
Al secondo posto Antonio Franchini con 'Il fuoco che ti porti dentro' (Marsilio), 78 voti. Al terzo Emanuele Trevi con 'La casa del Mago' (Ponte alle Grazie), 66 voti, al quarto Michele Mari con 'Locus Desperatus' (Einaudi), 33 voti. Ultimo Vanni Santoni con 'Dilaga ovunque' (Laterza), 6 voti.
La biografia
Federica Manzon è nata nel 1981 a Pordenone e vive tra Milano e Trieste, presso la cui università si è laureata in Filosofia contemporanea.
Ha pubblicato suoi racconti sulla rivista Nuovi Argomenti (di cui è stata redattrice) e sulla webzine italiana Carmilla on line prima di esordire nel 2008 nella raccolta corale Tu sei lei e con il romanzo Come si dice addio. Nel 2011 il suo secondo romanzo
Di fama e di sventura ha vinto il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice ed è entrato nella cinquina finalista del Premio Campiello. Nel 2015 ha curato il volume collettivo I mari di Trieste. È stata editor della Narrativa Straniera a Mondadori e successivamente docente e responsabile della didattica presso la Scuola Holden di Torino.
Collabora con diverse testate tra cui il quotidiano Il Piccolo e Tuttolibri della Stampa, e ha collaborato in passato con l'organizzazione del festival letterario Pordenonelegge.it. È stata consulente editoriale per la narrativa straniera della collana Mediterranea di Crocetti editore e attualmente è la direttrice editoriale di Guanda
La serata alla Fenice di Venezia
La vittoria è stata decisa dalla giuria dei Trecento lettori e lettrici anonimi, composta in maggioranza da imprenditori e imprenditrici, lavoratori dipendenti e liberi professionisti, ma anche da pensionati e studenti.
La serata finale al Teatro La Fenice di Venezia sabato sera in diretta su Rai 5, è stata condotta da Francesca Fialdini, fasciata in abito-pantalone nero, con il cantante e attore Lodo Guenzi e le note di Luca Barbarossa. La novità è che quest’anno i libri finalisti sono stati presentati dai giovani e dalle giovani «booktoker», nuovo fenomeno social, influencer che su Tik Tok danno consigli di lettura, veramente bravi e efficaci, la parte più riuscita della serata alla Fenice.
Il premio alla carriera a Rumiz
Il Premio Fondazione Il Campiello, riconoscimento alla carriera, è stato attribuito al giornalista e scrittore Paolo Rumiz. Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: l'Opera Prima, assegnata a Fiammetta Palpati con "La casa delle orfane bianche" (Laurana Editore): il Campiello Natura - Premio Venice Gardens Foundation, vinto da Emanuela Evangelista con il libro "Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta" (Editori Laterza); i vincitori della seconda edizione del Campiello Junior, Angelo Petrosino con "Un bambino, una gatta e un cane" (Einaudi Ragazzi) nella categoria 7-10 anni, e Daniela Palumbo con "La notte più bella" (Piemme) per la categoria 11-14 anni.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto