I sogni di Patrizia, la laurea di Bianca e il viaggio dall’Austria di Cristian: i ritratti dei tre ragazzi dispersi nel Natisone
I corpi delle due ragazze sono stati ritrovati domenica, 2 giugno: si cerca ancora il venticinquenne
I loro volti, la loro giovane età, speranze e sogni. Rimarranno impressi a lungo gli sguardi di Patrizia, Bianca e Cristian e quell’abbraccio disperato nella piena del Natisone. I corpi delle due ragazze sono stati ritrovati domenica, 2 giugno, poco lontani dal luogo della tragedia. Si cerca ancora Cristian. Ecco i loro ritratti
VIDEO E APPROFONDIMENTI
Patrizia Cormos
La sua casa a Campoformido e gli studi in Design alle Belle Arti di Udine
Patrizia Cormos era la più giovane del gruppo. Aveva vent'anni, è nata a Colleferro (in provincia di Roma) e abita con i genitori a Campoformido. Stava terminando il secondo anno del corso di laurea in "Design e architettura d'interni" all'Accademia di Belle Arti di Udine.
Venerdì mattina aveva sostenuto un test indispensabile per accedere all'esame di Modellazione 3D, che avrebbe dovuto sostenere tra un mese, a luglio. Dopo aver superato la provetta, aveva deciso di unirsi all'amica Bianca e al suo fidanzato Cristian, in Italia in questi giorni, per trascorrere qualche ora di svago.
Ieri il sindaco Michele De Sabata ha riferito che la giovane non sapeva nuotare, come spiegato da alcuni conoscenti: lo si capirebbe anche dalle immagini dei soccorsi riprese da alcuni testimoni che hanno assistito al tentativo dei vigili del fuoco di salvare i ragazzi che stavano lottando contro la corrente del Natisone.
«Una precisazione, viste le tante stupidaggini che si leggono: i ragazzi – ha scritto su Facebook il primo cittadino di Premariacco – sono entrati in "spiaggia" senza acqua e con il sole. Da lì a pochi minuti sono rimasti sorpresi e accerchiati in destra dalle acque; se avessero conosciuto il fiume e il posto sarebbero scappati, purtroppo non sapendo hanno perso l'attimo, alcuni secondi, e l'acqua ha preso velocità tale da non permettere né ai due volontari scesi a dare una mano, né a Cristian che si è tuffato ed è subito tornato indietro dalle ragazze, nè al pompiere che nell'ultimo tentativo disperato si è tuffato in direzione dei ragazzi di poter trovare il contatto. Un tanto per evitare a chi segue la situazione di scrivere stupidaggini: dite una preghiera e sperate in Dio, finitela col senno di poi di trovare soluzioni di fantasia».
Bianca Doros
Dalla Transilvania il viaggio in Friuli per fare visita a mamma e papà
Bianca Doros aveva 23 anni e risiedeva in Romania, dove si era appena laureata. Era da qualche giorno a Udine: qui risiedono i genitori, che abitano proprio nel capoluogo friulano, in via Modica, e con i quali avrebbe dovuto ripartire a breve: tutti assieme avrebbero dovuto trascorrere un periodo di ferie a Satu Mare, città della Transilvania di cui sono originari anche il fidanzato Cristian e l'amica Patrizia. Proprio i genitori della ragazza, che da venerdì hanno assistito alle fasi di ricerca coordinate dai vigili del fuoco, avrebbero tentato di convincere la giovane a raggiungerli stabilmente in Italia.
Ieri i genitori della giovane sono stati a lungo affiancati dalla psicologa Hanna Farah, incaricata di sostenere i familiari dei ragazzi dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Proprio la Pc è impegnata in prima linea, con diverse squadre arrivate da tutto il Friuli, nell'attività di monitoraggio del territorio in supporto ai vigili del fuoco.
«Viviamo con ansia da quando si è diffusa nel pomeriggio di venerdì la notizia dei tre giovani travolti dalla piena del fiume Natisone, in provincia di Udine, e dati per dispersi – ha detto proprio venerdì, a poche ore dall'allarme, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci –. Speriamo vengano trovati presto sani e salvi. E ringrazio le donne e gli uomini impegnati in queste ore nelle difficili ricerche. Chiederò comunque al prefetto di Udine Domenico Lione una dettagliata relazione sulle primissime attività di soccorso svolte subito dopo l'allarme». Un'attività che ha avuto subito impulso, a partire dalla prima richiesta d'intervento arrivata alla centrale del Numero unico per le emergenze del Friuli Venezia Giulia e che da allora procede incessantemente.
Cristian Casiar Molnar
È arrivato venerdì dall'Austria per incontrare fidanzata e amica
Cristian Casiar Molnar si è trasferito di recente in Austria, dove abita anche il fratello maggiore, che ieri ha raggiunto Premariacco per assistere alle ricerche. Ha 25 anni ed è fidanzato con Bianca e assieme a lei ha incontrato Patrizia, con cui venerdì pomeriggio si sono spostati a Premariacco per trascorrere qualche ora di relax.
La vicenda dei tre ragazzi è seguita con preoccupazione anche in Romania: ieri il consolato romeno a Trieste ha chiesto al sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, di essere informato sugli sviluppi. Anche la televisione romena, con la corrispondente italiana, sta seguendo l'evolversi della situazione e anche i siti internet del Paese d'origine dei tre ragazzi danno ampio risalto alle notizie provenienti da Premariacco. Ieri son state rese note le portate d'acqua del fiume Natisone nella mattinata e nel pomeriggio di venerdì. Sono dati fondamentali per capire l'eccezionalità dell'evento che ha coinvolto i tre ragazzi travolti dalla piena.
I numeri si riferiscono a misurazioni a monte del luogo della tragedia; il fiume impiega una ventina di minuti per raggiungere il luogo della tragedia. Alle 11.30 la portata d'acqua era ancora soltanto di 20 metri cubi al secondo, all'interno di un letto molto ampio. Alle 13, cioè quando i ragazzi erano già sul greto, la portata è diventata improvvisamente di 135 metri cubi al secondo. Alle 13. 35 i ragazzi sono stati raggiunti dalla piena e hanno lanciato l'allarme in contemporanea con numerosi passanti. Alle 15 la portata del Natisone è diventata addirittura di 250 metri cubi, ed erano già in corso le disperate – e pericolose – ricerche dei vigili del fuoco con natanti e il gruppo sommozzatori, coadiuvati fin da venerdì dagli elicotteri arrivati da Venezia.
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